Un’estate di trattative con Andrea Bonomi, Farinetti rimarrà azionista
Il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi è interessato ad acquisire una quota di maggioranza del capitale di Eataly, la catena fondata nel 2003 da Oscar Farinetti e specializzata nella distribuisce delle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Le trattative, secondo indiscrezioni, andrebbero avanti da mesi al punto che già in estate, almeno in un paio di occasioni, si sarebbe giunti vicino alla firma. Tuttavia, una serie di interruzioni e ripartenze dei colloqui avrebbero rimandato la stretta finale che ora appare prossima. Contattate da La Stampa, fonti vicine a Investindustrial oppongono un «no comment» e lo stesso fa Oscar Farinetti.
Oggi la maggioranza di Eataly, guidata dall’ad Nicola Farinetti, è in mano alla Eatinvest (58%), la holding della famiglia del fondatore, che, anche dopo l’ingresso del fondo, dovrebbe restare con una quota significativa. Anche Clubitaly, il veicolo entrato nel capitale nel 2014 col 20% per 120 milioni di euro (valutando dunque il 100% 600 milioni di euro) dovrebbe limare la propria partecipazione. Si tratta di un club deal partecipato al 43,35% dalla Tamburi Investment Partners, affiancata in origine da altre 18 società e famiglie come Lavazza e Branca. Già al momento dell’ingresso di Clubitaly, per Eataly si immaginava un possibile sbarco in Borsa nel 2017 che però non è arrivato, né allora né in seguito.
Nel 2014 Eataly marciava con ricavi attorno ai 330 milioni e un ebitda (margine operativo lordo) intorno ai 39 milioni di euro. Nella recente presentazione che la Tamburi ha fatto agli investitori in occasione della «Italian sustainability week», a inizio settembre, si legge che nel 2021 Eataly avrebbe mostrato una performance «migliore delle attese» e anziché i 443 milioni previsti a budget i ricavi assommano a circa 464 milioni, con un ebitda al netto delle poste straordinarie di 14,4 milioni di euro. «La maggior parte dei negozi Usa ha performato molto bene con la riapertura dei ristoranti e la ripresa del “traffico”» dopo il covid mentre «i risultati in Europa hanno subito un maggior impatto dalla riapertura lenta nella maggior parte dei paesi, ma in linea con il budget». Le attese per il 2022 sono per «un forte ritorno sul sentiero di crescita». Per Investindustrial, società di investimenti con risorse per 11 miliardi di euro, la presa su Eataly (che tra pochi giorni apre a Verona, dopo lo sbarco nella Silicon Valley) rappresenterebbe un passo in avanti nella costruzione di un proprio polo alimentare. Già ad agosto ha aggiunto due importanti tasselli negli Usa: una parte significativa della divisione preparazione cibi di Threehouse Food e il Parker Food Group, specializzato nello sviluppo e nella produzione di ingredienti speciali ad alto valore aggiunto. Eataly rappresenterebbe ora un nuovo scatto in avanti.