Luca Menino (la Fungaia): «Merito delle piogge recenti». A Bosmenso menù speciale con polenta, zafferano e carne
Enormi (alcuni arrivano a superare anche il chilo di peso), carnosi, saporitissimi. E' boom di porcini in Valle Staffora dove le raccolte sono spesso da record come documentato a Bosmenso, dove i fungaioli hanno raccolto prelibatezze per le prossime settimane. Nei boschi di Oramala, Sant’Alberto, Castellaro, Cella di Varzi e Nivione si trovano "pezzi importanti" come testimoniato anche dalle foto del Ristorante Bosmenso che per l'occasione ha già previsto un menù interamente dedicato. «Sono porcini davvero buoni, perfetti sia da mangiare crudi, cotti, fritti. Li proponiamo in questo che per noi è l'inizio di un autunno assolato, a tutto menù: in insalata con grana e citronette; a lamelle sopra il carpaccio di carne, nel risotto preparato con riso Karbor e pistilli di zafferano o con i tagliolini fatti in casa; in umido con polenta di mais ottofile e croccanti nella versione fritta, come stuzzichino o contorno».
Anche se la stagione è stata particolarmente secca, le ultime piogge hanno spinto la crescita. E nonostante qualche piccolo difetto sui gambi che possono risultate cariati, come si dice in gergo, i porcini in Valle Staffora quest'anno «si mangiano con gli occhi», anche a detta degli stessi fungaioli che già da un paio di settimane raggiungono i territori della Comunità Montana da tutta la provincia, ma anche dall'alessandrino, dall'appennino ligure e dal piacentino.
Chi volesse avventurarsi nella ricerca funghi dovrà ovviamente acquistare il tesserino per la raccolta 2022, che resta acquistabile anche nei negozi convenzionati: 10 euro per il giornaliero, 30 euro per il mensile e per 80 euro quello annuale.
Tre giorni di raccolta
Si potrà raccogliere i funghi nei giorni di mercoledì, sabato e domenica ad esclusione dei proprietari dei boschi che hanno libero accesso tutta la settimana. Il limite di raccolta è di 3 chili.
Bagnaria, Colli Verdi, Godiasco Salice Terme, Menconico, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Val di Nizza, Varzi, Zavattarello, sono i dieci comuni in cui si possono raccogliere.
I prezzi? 20 euro al kg
I prezzi? Per quelli freschi una media di 20-22 euro al chilo (si trovano da 18 a 27 euro al chilo), mentre per i porcini secchi i prezzi spaziano molto: da 5 a 20 euro l'etto.
Nel tempio del fungo, a Ponte Nizza, la famiglia Menino ha da mezzo secolo il polso della situazione.
«Quest’anno la siccità ha creato qualche problema nell’approvvigionamento – conferma Luca Menino – A fine giugno siamo riusciti a mettere da parte una scorta ma la scarsità di piogge non ha facilitato. Solo in montagna, all’inizio dell’estate, qualche goccia sparsa ha permesso di raccogliere qualcosa in più. Da noi come in Piemonte e nel resto d’Italia».
Dopo luglio e agosto asciutti, però, le piogge recenti hanno riacceso le speranze di una stagione migliore.
«La pioggia e il terreno ancora caldo sono stati due fattori determinanti in questa ultima settimana – prosegue Luca Menino che con il figlio Alberto, micologo e cuoco, gestisce il punto vendita “La Fungaia” a Ponte Nizza, attività ereditata da nonno Carlo –. Nelle ultime due settimane stanno spuntando funghi in tutta la valle Staffora. Stanno nascendo ora e la produzione dovrebbe proseguire, si spera, ancora per un po’». —
Eleonora Lanzetti