ASOLA. L’Asola si presenta all’antivigilia di una sfida, quella in casa contro l’Orceana, inaspettatamente ricca di significato. Il lavoro di rivoluzione estivo sembra già pagare i primi dividendi e i biancorossi, assieme ad Ome e Borgosatollo, sono l’unica compagine ancora a punteggio pieno.
Come due stagioni fa, quando dopo sole tre giornate le competizioni vennero arrestate dal Covid: «Non solo noi, da allora è cambiato un po’ tutto – puntualizza il presidente Massimo Tozzo – sicuramente c’erano delle incognite, ma questa è la partenza migliore che potevamo aspettarci. Resta un po’ di amarezza per l’eliminazione in coppa, ci tenevamo a fare bene ma, visti i risultati del Borgosatollo, direi che non abbiamo perso contro dei “signor nessuno”. Quindi va bene così. Ora dobbiamo solamente pensare a confermarci in campionato».
Castellana prima, San Lazzaro poi, due derby dal sapore dolce. Poche le pagine del libro sfogliate finora, ma i ragazzi sembrano recepire al meglio le indicazioni del nuovo – fino a un certo punto – mister Mauro Franzini, ritornato allo Schiantarelli per provare ad allestire un altro ciclo vincente come già accaduto nel primo stint alla guida dei mantovani. D’altronde, il “Kaiser” è una certezza per la categoria: «Una volta subito l’1-2 del San Lazzaro abbiamo sofferto un po’ ma grosse occasioni non ce ne sono state. Da sottolineare il gran gol di Boni, uno dei nostri 2004, autore di un ottimo inizio di stagione. Si vede già l’impronta dell’allenatore, sicuramente abbiamo una certa solidità dietro. Continuiamo a mettere fieno in cascina, poi più avanti si vedrà». Domani c’è l’Orceana: «Due anni fa alla terza giornata perdemmo – ricorda Tozzo – stavolta speriamo di portare a casa un buon risultato». In dubbio ma verso il recupero Chitò e Buonaiuto.
