GORIZIA Se “l’emergenza digitale” è potuta rientrare, con la situazione che sta tornando un po’ alla volta alla normalità dopo l’attacco hacker che ha colpito il sito del Comune di Gorizia, e il portale è tornato online, è anche grazie ad una sorta di solidarietà istituzionale che ha unito il capoluogo isontino a Trieste e Udine.
Subito dopo l’attacco che ha mandato in tilt il sito web del Comune, infatti, i sindaci del capoluogo giuliano e di quello friulano hanno contattato il primo cittadino goriziano Rodolfo Ziberna dando la loro disponibilità a prestare una serie di computer in sostituzione di quelli resi inservibili dagli hacker.
Disponibilità che si è subito trasformata in azione concreta: dal Comune di Trieste sono arrivati 35 pc, e altri 25 sono stati prestati dall’amministrazione comunale di Udine. Tutti sono ancora in uso dal personale del municipio di Gorizia, e lo resteranno finché le macchine di proprietà dell’ente non saranno tornate pienamente operative.
«Direi che questo prestito è stato assolutamente fondamentale – commenta l’assessore con delega all’Informatizzazione e digitalizzazione Fabrizio Oreti –, perché ci ha permesso di gestire l’emergenza, riattivando il prima possibile quantomeno i servizi essenziali per i cittadini, e di procedere al ripristino dei computer danneggiati. Credo che nel giro di una decina di giorni la situazione potrà essere tornata definitivamente alla normalità».
Sul totale di 300, a metà della giornata di mercoledì una quarantina erano già stati formattati e dunque tornati disponibili, assieme appunto ai 60 computer arrivati complessivamente in prestito da Udine e Trieste. «Mi pare un bel messaggio di solidarietà, attenzione e vicinanza tra amministrazioni, con i sindaci che si mettono a disposizione l’uno dell’altro e si supportano quando necessario», commenta ancora Oreti.
Tornando invece al sito web del Comune che è ora online e consultabile, si tratta della nuova veste del portale che, fa sapere lo stesso assessore, sarebbe comunque entrata in funzione probabilmente tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. È la versione standard dei siti istituzionali realizzati da Insiel, adottata già da molti Comuni della regione, ed è sicuramente più accattivante, moderna e, al tempo stesso, di immediata lettura rispetto a quella vecchia e “spazzata via” dall’attacco hacker. Il bianco e il blu (in diverse sfumature) sono i colori dominanti, e le diverse aree tematiche in cui sono suddivise le sezioni del portale vengono identificate da icone che rendono più chiari i messaggi. Presenti ovviamente i collegamenti rapidi ai canali social, così come la ricerca rapida per parole chiave, e scorrendo la pagina è possibile anche trovare (identificati da colori diversi) siti tematici collegati come quello di Gusti di Frontiera, quelli della Protezione civile e della Regione, o quelli dei Servizi educativi o sociali
