foto da Quotidiani locali
MONFALCONE Svolta in porto a Monfalcone, da oggi, martedì 6 settembre, non c’è più solo un accosto in grado di accogliere navi di grandi dimensioni o transoceaniche con pescaggio massimo di 10 metri e 90, ora ce ne sono tre: accanto al 9 si sono aggiunti il 7 e l’8.
Erano mesi che si attendeva il via libera della Capitaneria di porto che aveva fatto i rilievi batimetrici lo scorso maggio: questa ri mattina finalmente l’annuncio della revisione dell’Ordinanza accosti della Capitaneria sulla banchina di Portorosega. Oggi stesso, nel pomeriggio. è potuta attraccare una grande nave con un carico di 20 mila tonnellate di cellulosa ferma in rada da ben 9 giorni, anche a causa delle operazioni di bonifica e pulizia dopo lo sversamento di un’altra nave (la Al Saad) che ha bloccato e rallentato molte operazioni nello scalo. Grande la soddisfazione degli operatori che attendevano da mesi questa ordinanza e che finora, per evitare di far attendere troppo in rada le navi in arrivo (lunghe fino a 200 metri) utilizzavano la strategia del “domino” spostandosi dall’unico ormeggio con fondale adeguato, il 9, in quelli meno profondi, una volta scaricate.
«Quella di oggi per noi è una giornata epocale - commenta Gian Carlo Russo, amministratore delegato della Compagnia portuale di Monfalcone, direttore esecutivo e procuratore speciale di MarterNeri - al di là di tutte le operer infrastrutturali ancora da fare, dall’escavo al piano regolatore e alle concessioni, l’ordinanza per i nuovi accosti è quella più importante per gli operatori e per i traffici. Ora il porto di Monfalcone ha ben tre accosti profondi fino a 10,90 metri. A causa della mancanza di accosti adeguati, c’era infatti solo l’ormeggio 9, e poi, purtroppo anche per lo sversamento dalla nave Al Saad, una nave di un nostro cliente carica di cellulosa è rimasta fuori in rada da ben nove giorni. Oggi pomeriggio grazie alla nuova ordinanza entra in porto. Devo dire un grazie con le lettere maiuscole alla Capitaneria di porto di Monfalcone».
Era il sette aprile scorso, a Monfalcone era appena arrivata la prima nave carica di bramme sulla nuova rotta dell’acciaio a causa della guerra in Ucraina, la Wadowice II. E lo stesso Russo annunciava che erano stati fatti i rilievi batimetrici in cui era emerso che oltre all’accosto 9 anche nel 7 e nell’ 8 il fondale arriva addirittura a 11 metri e 50.
«È urgente ora una nuova ordinanza per rendere operativi anche gli ormeggi 7 e 8» aveva ripetuto lo stesso Russo. Ci sono voluti quattro lunghi mesi, ma alla fine l’ordinanza della Capitaneria è arrivata. E riguarda più accosti. «La regolamentazione emanata questa mattina (ieri ndr) detta i nuovi pescaggi massimi relativi agli accosti 6,7 e 8 della banchina pubblica Portorosega di Monfalcone - spiega la nota della Capitaneria - in assenza dei quali gli accosti delle unità mercantili risultavano limitati in ragione delle batimetrie. Tale provvedimento si pone nell’ottica di garantire il giusto equilibrio tra le esigenze di sicurezza e lo sviluppo della portualità».
La Capitaneria poi spiega che l’ordinanza consente ora l’approdo di navi mercantili con pescaggio massimo di metri 10,90 «non più solo all’accosto 9 ma anche agli accosti 7 e 8 della banchina Portorosega». Anche l’accosto 6, è stato interessato da una revisione del pescaggio massimo ammissibile, con l’innalzamento del limite. Una revisione arrivata a conclusione dei lavori di un tavolo tecnico promosso e coordinato dalla Capitaneria con il coinvolgimento dellì’Autorità di sistema portuale e dei servizi tecnici nautici. — © RIPRODUZIONE RISERVATA