CONEGLIANO. Riapre questa sera Villa Tre Panoce. A prendere in gestione il ristorante di proprietà dello chef Armando Zanotto è Simone Piccin, che sarà affiancato, nel suo nuovo impegno lavorativo, da tre dipendenti. Oggi alle 19 è previsto il rinfresco di apertura dell’attività sita in via Vecchia Trevigiana 50.
Piccin, trentaseienne con un passato da responsabile di sala in varie rinomate realtà della zona, proporrà una classica cucina veneta e in seguito inserirà qualche piatto un po’ più particolare, senza mai perdere di vista uno dei punti fondamentali nella gestione di un locale, l’accoglienza e la cordialità nei confronti del cliente.
Chiusa da quasi un anno Villa Tre Panoce è dunque pronta a riaprire i battenti. Emblema d’eccellenza della ristorazione in città, aperto nel 1981 dallo chef stellato, Armando Zanotto, pioniere della cucina in televisione a fine anni ’60 con Ave Ninchi sulla Rai, sarà proprio quest’ultimo a fare da guida e da consigliere al nuovo gestore.
«Per me è un piacere dare a un giovane come Simone questa mia struttura che ricorda un passato, una tradizione che deve essere portata avanti, un tesoro della nostra Marca Trevigiana» ha detto l’ottantenne chef in ottima forma.
Per Simone Piccin, originario di Vittorio Veneto, sarà la prima esperienza da gestore. «Già da qualche anno stavo cercando un locale per mettermi in proprio – dice il giovane – sono venuto qui a vedere il ristorante e subito mi è piaciuto. E così, visita dopo visita, il discorso si è fatto più serio e siamo arrivati all’apertura. Spero di portare avanti la tradizione di Zanotto, che ha sempre fatto della cucina tradizionale e dell’accoglienza del cliente punti di forza imprescindibili del suo lavoro. Il cliente deve diventare un amico con il tempo e sentirsi come se fosse nella sala da pranzo di casa sua».
Ristorante di fascia medio-alta, con un centinaio di coperti (nel caso di banchetti si può arrivare a 200 divisi in più sale), Villa Tre Panoce farà delle materie prima di qualità un tratto fondamentale e distintivo della proposta culinaria (in mano ad un giovane chef).
«Partiamo con la cucina tradizionale e poi inseriremo all’interno del menu qualche piatto un po’ particolare per il quale testeremo il gradimento dei clienti», aggiunge Piccin.
Il vittoriese si definisce coraggioso e anche un po’ “pazzo” per aver scelto di iniziare un’attività in questo momento non certo facile per gli imprenditori, tra rincari della materie prima e dei costi dell’energia.
«Sinceramente non posso soffermarmi a pensare troppo a questi aspetti, altrimenti ti passa la voglia di fare – conclude – il mio obiettivo è quello di far bene questo lavoro, offrire un servizio di qualità e un locale accogliente e con un clima di amicizia. Se il lavoro va bene, potremo affrontare tutto».
