Il presidente onorario della Società Tolkieniana Italiana Paolo Paron in dialogo con il consigliere esperto delle lingue di Tolkien Gianluca Comastri, ospite della manifestazione in programma domani a Pordenone “Hobbiton”, il festival nazionale dedicato agli appassionati delle opere tratte dall'estro dell’autore de “Il signore degli anelli” Oggi, invece, su Amazon Prime uscirà la prima puntata della serie “Gli anelli del potere”.
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I primi giorni di settembre 2022 saranno particolarmente intensi per il mondo tolkieniano, perchéoggi uscirà sulla piattaforma streaming di Amazon, la prima puntata della prima stagione de “Gli anelli del potere”. Le puntate saranno 8 per ognuna delle 5 stagioni e dureranno circa un’ora.
Fra 5 anni avremo circa 50 ore di immersione nel mondo del Silmarillion tolkieniano, stando a quanto riportato in alcune interviste recenti rilasciate dal team di produzione, ma per ora ne sappiamo veramente poco.
Ci sono i primi teaser, alcune immagini, ma il tutto centellinato ed estremamente riservato. Qualcosa però si intravede nelle luci crepuscolari dell’adattamento di Amazon e chiediamo lumi ad un grande conoscitore dell’argomento: Gianluca Comastri, nato a Bologna nel 1971, città dove tuttora vive ed opera, lettore appassionato di Tolkien, esperto del mondo della Terra di Mezzo e autore del libro sulle lingue elfiche dal titolo “Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo” edito dalla Casa Editrice L’Arco e la Corte di Bari.
Finalmente l’attesa è finita e oggi vedremo la prima puntata de “Gli Anelli del Potere” ispirato alla grande saga a cui Tolkien ha lavorato per tutta la sua vita, tanto che poi la maggior parte è stata pubblicata postuma dal figlio Christopher. Il Silmarillion comprende molte migliaia di anni, dalla Creazione di Arda fino alla Terza Era de Il Signore degli Anelli. La serie di Amazon descriverà le prime due Ere della Terra di mezzo?
«Da quello che sappiamo, grazie alle informazioni fatte trapelare dalla direzione della serie, le 5 stagioni sono ambientate soprattutto nella Seconda Era del mondo con qualche flash back nella Prima Era, quando questo si è rivelato necessario».
Vedremo quindi la nascita di Númenor, le lotte degli Elfi e la forgia degli Anelli del Potere?
«L’ascesa e la caduta di Númenor sarà uno degli argomenti: incontreremo gli Umani che dimorano sull’isola della Stella come premio per la loro partecipazione alle battaglie contro Melkor avvenute alla fine della Prima Era e poi le lotte per i Silmaril e molto spazio sembra sarà dato alla forgia degli Anelli del potere: “Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, nove agli Uomini mortali che la triste morte attende ...»
Da quel poco che sappiamo, sembra che la serie televisiva sia molto aderente ai testi di Tolkien. Conosceremo Annatar, il Signore dei doni e vedremo quindi personaggi e popoli che già abbiamo incontrato nelle trilogie di Peter Jackson?
«Non è proprio così scontato, forse il personaggio di Annatar sarà più sfuggente di quanto narrato. Troveremo una Dama Galadriel molto combattiva ed energica, una guerriera potente e risoluta. Non mancherà Elrond e pure un giovane Isildur. Come novità troveremo una sorella di Isildur e Anarion, che siamo curiosi di vedere come sarà inserita nella narrazione. Sicuramente di grande fascino saranno le ambientazioni e i paesaggi, con Armenelos, la capitale di Númenor bella da mozzare il fiato, i film sono stati girati in Nuova Zelanda e nel Regno Unito.
Conosceremo gli antenati degli Hobbit: i Pelopiedi, ancora nomadi nel loro vagare in cerca della Contea e già capaci di suscitare una grande simpatia. Fra i Nani incontreremo la Principessa Disa, non proprio barbuta come raccontava Gimli ne Il Signore degli Anelli».
Sabato a Pordenone, nella sede del Paff e nel parco Galvani, si terrà la XXVII Hobbiton, una giornata interamente dedicata a Tolkien e alle sue opere.