Con l’arrivo di settembre si fa un primo bilancio di una stagione turistica spesso definita da record. E in attesa di capire, meteo permettendo, fino a quando andrà avanti, si iniziano a intravedere i primi risultati che evidenziano una sostanziale ripresa, rispetto ai numeri pre Covid, dal settore turistico e ricettivo a Lignano Sabbiadoro, con un notevole anticipo delle prenotazioni: i numeri, seppur ancora provvisori, parlano di un aumento delle presenze rispetto al 2019, anno record per il settore.
È il quadro emerso al termine dell’incontro che l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini, ha avuto con i vertici di Lignano Sabbiadoro Gestioni, alla presenza anche del sindaco Laura Giorgi e dei rappresentanti del tessuto produttivo locale.
Per il presidente di Lisagest, Emanuele Rodeano, si è trattato di «un incontro di “quasi” fine stagione, che ha trovato spazio anche per le problematiche energetiche che si stanno manifestando».
Concorde Bini, che ha affermato: «Si è trattato di un confronto molto interessante, che ha permesso di fare un punto sull’andamento della stagione, su quali siano stati i punti di forza e quali le criticità da risolvere», ricordando come la Regione abbia «investito finora ingenti risorse per permettere alla località di mantenersi attrattiva».
Rodeano, per quanto riguarda il settore della balneazione, interpretando i dati a disposizione e tenendo conto che manca ancora settembre, parla di «un aumento in termini economici del 5% rispetto al 2019.
Le prenotazioni sono state molto anticipate, ma il Covid ha dato il suo colpo di coda portandoci a registrare, come nel reparto ricettivo, delle disdette tra fine luglio e inizio agosto», ha spiegato, aggiungendo che «c’è stata ottima risposta ai grandi eventi e concerti, alle proposte alternative alla spiaggia, come le gite in sup elettrico che partono dalla darsena alla scoperta della laguna».
Tra le criticità riferite da tutte le componenti che fanno parte del consiglio di amministrazione della società c’è però quella del reperimento del personale, che ha rappresentato una problematica sempre presente sottotraccia negli anni passati, ma che si è evidenziata con forza quest’anno.
«È evidente che il Covid ha fatto capire a molti il valore del loro tempo libero e nessuno è più disposto a fare le stagioni come le facevamo noi», afferma il presidente di Lisagest. L’assessore Bini ha ricordato che «la Regione è al lavoro al fine di avviare un Its dedicato al settore alberghiero e della ristorazione, un importante strumento formativo a supporto delle esigenze del turismo regionale».
In questi anni la località è cresciuta, ma il mondo della ricettività e del turismo sta cambiando e, come ha affermato Rodeano, «non ci si può adagiare sugli allori. Con i presupposti che vediamo non è detto che il 2023 vada allo stesso modo, dobbiamo rimboccarci le maniche e non dare nulla per scontato».
