Incidente su un sentiero allo Stelvio, il decesso alla Maugeri. Il 67enne fino allo scorso autunno aveva gestito il negozio in viale XI Febbraio a Pavia: era stato ferito in una rapina nel 2013
PAVIA. Una caduta in bicicletta, pare provocata da un malore, mentre percorreva un sentiero in montagna, al Passo dello Stelvio, insieme alla moglie durante le vacanze. È morto così, a 67 anni, Roberto Prina, storico gioielliere del negozio in viale XI Febbraio, conosciuto anche per essere rimasto coinvolto, il 16 ottobre del 2013, in una rapina violenta finita nel sangue, con una sparatoria che coinvolse uno dei rapinatori e lo stesso orefice, rimasto ferito in modo grave, mentre la moglie fu immobilizzata e legata nel retrobottega. Oggi i funerali, alle 15 nella basilica del Carmine a Pavia.
Il dramma in montagna
L’incidente che lo ha coinvolto in montagna tempo fa ha avuto conseguenze molto gravi, con un trauma alla testa e altre ferite che i medici della Maugeri, dove era stato trasferito, non hanno potuto curare. Prina è morto nel pomeriggio di mercoledì, alla clinica di Pavia. E serviva il nullaosta della procura di Pavia per la celebrazione dei funerali.
Il dolore dei familiari
«Eravamo in vacanza, in bici su un sentiero, non si è sentito bene – si limita a dire la moglie, Anna Cuzzoni –. Non aveva problemi di salute, ma le conseguenze della caduta purtroppo si sono rivelate gravi».
Sulla dinamica dell’incidente non sono emersi altri dettagli. La famiglia, chiusa nel suo dolore, ha chiesto riserbo. Si sa solo che i coniugi erano in vacanza in montagna e che Prina, sottoposto a intervento chirurgico, è stato in seguito trasferito alla Maugeri, dove è deceduto.
Da qualche mese i coniugi avevano deciso di chiudere l’attività di viale XI Febbraio, con il proposito di godersi la pensione dopo una vita trascorsa nel negozio. Un’attività storica, rimasta in vita per 67 anni. Ad aprirla, nel 1954, erano stati i genitori di Roberto Prina, che l’aveva rilevata nel 1992 e gestita fino alla fine dello scorso anno insieme alla moglie.
La rapina
Il negozio di viale XI Febbraio è stato anche teatro, nel 2013, di uno dei fatti di cronaca più gravi mai accaduti a Pavia: il titolare e la moglie furono rapinati da cinque persone. Prina, che reagì all’agguato con una pistola che deteneva nel negozio, fu gravemente ferito a sua volta a colpi di arma da fuoco dai banditi.
Le indagini furono tutt’altro che semplici ma alla fine i banditi furono tutti arrestati (anche grazie alle immagini di alcune telecamere collocate nella zona di viale XI Febbraio) e due di loro, condannati anche per tentato omicidio, si trovano ancora in carcere, per scontare la pena. Nel 2016 Prina fu invitato a raccontare la sua esperienza in un convegno organizzato alla sala dell’Annunciata sulla legittima difesa. —