Un avvio in versione diesel, poi una lenta e inesorabile rimonta in perfetto stile Rafael Nadal. La sfida con Fognini vinta in quattro set lascia certezze al maiorchino, anche protagonista di un piccolo infortunio che ha animato il finale di partita. Una racchettata involontaria sul naso gli ha procurato una ferita, prontamente medicata sul campo.
Ma come sta Rafa Nadal?
“All’inizio pensavo di essermi rotto il naso perché all’inizio è stato uno shock ed è stato molto doloroso. Una cosa davvero rara quella che è accaduto. Rotto? Si sta gonfiando, ma non credo ci siano traumi”.
Il passaggio del turno, garantisce a Nadal la matematica certezza della qualificazione alle Finals ATP di Torino, traguardo raggiunto per la 17^ volta in carriera: “La vittoria dei due slam mi ha garantito di restare nelle primissime posizioni. Sono felice, ma sono concentrato su quello che sto facendo a New York e credo sia arrivato il momento di giocare meglio. Mi sto allenando molto, e forse meglio di come sto giocando. Questo è un aspetto positivo perché sono convinto che riuscirò a farlo anche in partita. Sto facendo passi avanti, sono fiducioso”.
Ma come si spiega l’avvio negativo?
“Il tennis è molto basato sui momenti. La cosa più importante in questo gioco è che quando stai giocando male o quando l’avversario sta giocando troppo bene, non devi restare troppo lontano nel punteggio. Devi restare attaccato alla partita. Poi devi fare in modo che le cose accadano nei momenti giusti. Non accadeva da un po’ che fossi concreto nei momenti negativi dell’avversario. Quando ho capito di essere in partita dopo un set e mezzo sono riuscito a cambiare ritmo. Non stavo gareggiando, no? È qualcosa di insolito da parte mia”.
Paolo Michele Pinto
