MANTOVA. Gli eventi all’Esedra di Palazzo Te termineranno domani con il concerto di Mahmood e per quanto abbiano riscosso un bel successo, visti i protagonisti e location unica, qualcosa non è andato nel verso giusto: la piena accessibilità degli spettacoli alle persone con disabilità.
Concerto di Iggy Pop di tre giorni fa: tra le migliaia di spettatori c’è una ragazza con disabilità di nome Rebecca insieme ai suoi genitori. La famiglia è seduta insieme alle altre persone, visto che non c’è il settore riservato a chi è in sedia a rotelle. Appena inizia lo spettacolo tutti si alzano in piedi per cantare a squarciagola e ballare: Rebecca non vede più niente. Risultato? La ragazza può solo ascoltare la musica e volgere lo sguardo ai maxi schermi. «Mia figlia è tornata a casa insoddisfatta perché non ha visto niente dall’inizio alla fine - racconta la mamma, Giovanna - Bastava pensare ad una pedana rialzata per chi è costretto a stare sulla sedia a rotelle, oppure predisporre per loro le prime file. Chi organizza questi eventi deve avere la sensibilità di pensare anche alle persone con disabilità».
Il problema dell’accessibilità non è legato solo all’assegnazione dei posti. Allo spettacolo di Drusilla Foer della settimana scorsa, Francesco, un ragazzo con disabilità anch’egli in sedia a rotelle, necessitava di un bagno, ma quello più vicino era in un container rialzato, senza pedana. Il bagno accessibile alle persone con disabilità era all’interno dello Spazio Te, ma per arrivarci la madre del ragazzo avrebbe dovuto spingere il figlio in sedia a rotelle sulla ghiaia per diversi metri.
In risposta alle segnalazioni dei disagi legati all’inaccessibilità degli eventi da parte di Francesco e Rebecca, interviene Fulvio De Rosa, amministratore di Shining Production, la società organizzatrice degli spettacoli: «Noi cerchiamo sempre di fare il massimo per organizzare al meglio gli eventi. Per quanto riguarda i bagni, quello dentro lo Spazio Te è utilizzabile anche da persone con disabilità, ma abbiamo fatto l’errore di pensare che potesse bastare quello e mi scuso. In merito all’assegnazione dei posti, abbiamo dedicato le prime file alle persone con disabilità e non abbiamo pensato ad una pedana rialzata perché agli eventi organizzati gli spettatori dovevano restare seduti. Nel caso del concerto di Iggy Pop è stato lui ad invitare la gente ad alzarsi e andare sotto palco, io non posso mettere a sedere migliaia di persone».