ALTO MANTOVANO. Il Cipess – il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – ha stanziato 35 milioni per la realizzazione della stazione Alta Velocità del lago di Garda.
Il progetto prevede la nuova fermata a un paio di chilometri dal casello autostradale di Sirmione, meno di cinque dal Mantovano. Alla nuova stazione verrebbe affiancata anche una fermata per la linea storica, nuovi parcheggi e viabilità, compresa quella per il territorio mantovano, una stazione per i bus, pista ciclabile e bike park. Si prevede sarà usata da un numero di passeggeri fino a 2.120 al giorno. I 35 milioni di euro stanziati serviranno per la progettazione e per parte dei lavori del primo lotto. «Le risorse sono tante per il progetto, ma poche per la sua realizzazione. Ci aspettiamo dunque anche una successiva integrazione» ha commentato a caldo Claudia Carzeri (Forza Italia), presidente della commissione Trasporti della Regione.
La stazione Tav del Garda non è presente al momento né nel progetto esecutivo della linea ferroviaria dell’Alta velocità né nel definitivo. È stata però fortemente sostenuta da gran parte degli imprenditori del bacino e soprattutto dalla Regione Lombardia che, salvo qualche voce dissenziente, ha sostanzialmente sostenuto l’opera. Da parte sua il governo, recependo queste richieste, aveva sollecitato, in uno degli allegati al progetto definitivo, uno studio di fattibilità sulla fermata da collocare nei pressi di San Martino, tra Sirmione e Desenzano.
In funzione di questa richiesta, nell’ambito del contratto di programma 2022-2026 fra Stato e Rfi approvato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), lo scorso 2 agosto in una seduta presieduta da Mario Draghi sono state previste le risorse per la progettazione e la realizzazione della stazione del Basso Garda. I 35 milioni derivano dalla legge di Bilancio 2022. Un passo decisivo per la realizzazione dell’opera, ma comunque uno stanziamento insufficiente. La realizzazione ha un costo stimato dallo studio di fattibilità di poco meno di 60 milioni.
Tra le voci dissenzienti, quella del soprintendente alle Belle arti di Brescia, Luca Rinaldi, di coloro che reputano un errore rallentare la corsa dei treni veloci e del mondo ambientalista. A favore le associazioni di categoria del mondo artigiano, commerciale, industriale, turistico visto che la fermata sarà sia per i treni passeggeri (Alta Velocità) che merci (Alta Capacità). Espressione del plauso della Regione Lombardia, le parole del consigliere Carzeri: «Esprimo soddisfazione per questo finanziamento che avvicina la realizzazione di un’opera fondamentale, non solo per i pendolari del Garda che gravitano tanto su Verona quanto su Brescia e Milano, ma anche per il Pil prodotto dalle attività del bacino gardesano.
Delle opzioni sul tavolo, le soluzioni Est (a Pozzolengo, costo 35 milioni) e Ovest (a San Martino della Battaglia, in territorio di Desenzano, non lontano dal casello autostradale di Peschiera), è stata scelta la seconda, che dovrebbe costare poco meno di 58 milioni, da realizzarsi in 30 mesi. Il progetto prevede la nuova stazione a un paio di chilometri dal casello autostradale di Sirmione (che è a San Martino), in mezzo ai vigneti e tra le località Armea, Pergola e Morone.
