ZAVATTARELLO. Tolti gli arresti domiciliari aveva potuto tornare a ricoprire le sue funzioni di primo cittadino. Ma ora Simone Tiglio, 37 anni, sindaco di Zavattarello, dovrà affrontare la richiesta della procura, che vuole il processo per lui e altri tre indagati, tutti accusati, con ruoli diversi, di turbativa d’asta in relazione a due vicende distinte: una gara per l’asilo nido e un concorso per la casa di riposo per anziani in via Vittorio Emanuele.
L’udienza preliminare è fissata per il 27 settembre: in quell’occasione il giudice Pietro Balduzzi dovrà decidere se accogliere la richiesta della procura oppure prosciogliere gli indagati, che hanno anche la possibilità di chiedere riti alternativi come l’abbreviato.
Tiglio, che è difeso dagli avvocati Marco Casali e Ilaria Gandini, era stato arrestato il 21 marzo, su ordinanza del giudice Pasquale Villani, e a giugno, su richiesta dei difensori, aveva ottenuto la revoca degli arresti domiciliari. Deve rispondere di turbativa d’asta, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio.
Chi rischia il processo
Insieme a Tiglio rischiano il processo anche altri tre indagati: Monica Figheti, imprenditrice di Bagnaria nel settore dell’infanzia, Paola Cristina Gallione, direttrice dell’Azienda sociale sud est Milano e componente della commissione esaminatrice per il concorso, e il marito di lei, Daniele Torti. Anche per loro la richiesta della procura dovrà essere valutata dal giudice.
Le contestazioni per il primo cittadino si riferiscono a due vicende, entrambe risalenti ai primi mesi del 2019: un appalto per assegnare la gestione dell’asilo nido a Zavattarello e il concorso per direttore della residenza per anziani di via Vittorio Emanuele.
Le contestazioni
Nel primo filone Tiglio è indagato insieme a Figheti: per l’accusa, ancora tutta da provare, il sindaco e l’imprenditrice avrebbero confezionato un bando di gara affinché la donna potesse ottenere la gestione dell’asilo nido (poi aperto in effetti nel 2021 ma da un’altra società).
L’altra vicenda è relativa al concorso pubblico per la direzione della residenza per anziani nello stesso comune di Zavattarello, un incarico da ricoprire con un contratto a tempo determinato. Per questo filone Tiglio è indagato insieme a Paola Cristina Gallione, componente della commissione esaminatrice per il concorso, e al marito di lei, Daniele Torti.
Per l’accusa la donna avrebbe passato le domande preparate per il concorso al marito, componente dell’organismo di vigilanza del Comune di Zavattarello, che, a sua volta, le avrebbe trasmesse al sindaco Tiglio. Contestazioni anche queste da provare. L’indagine era stata condotta dalla guardia di finanza, che aveva ha ricostruito i presunti illeciti attraverso le intercettazioni telefoniche emerse mentre i finanzieri indagavano su un’altra vicenda.
