foto da Quotidiani locali
TRIESTE Il clima era di festa e il segretario regionale, Cristiano Shaurli, ha preferito evitare ogni possibile polemica. Il Partito democratico ha presentato, ieri a Trieste al bar Politeama in Viale, i candidati in corsa il 25 settembre per un posto in Parlamento. «Oggi - ha esordito Shaurli - per le persone la priorità è quella di pagare le bollette, ed era un problema che come Pd stavamo segnalando da tempo e che volevamo venisse affrontato dal Governo Draghi, la destra ha invece voluto farlo cadere. La nostra proposta è per il salario minimo, detassare il lavoro e dare una mensilità in più ai nostri operai. Altri parlano di Flat tax».
Il segretario dem, dopo le polemiche dei giorni scorsi per come sono stati scelti i candidati, spiega che «abbiamo fatto una scelta di campo, il Pd non si sposta a sinistra e figuriamoci se riesco a spostarlo io da solo. Non abbiamo avuto paracadutati da altri territori. Sono orgoglioso: siamo la lista con la più alta rappresentanza di donne in Italia, tutte in posizione eleggibile; abbiamo un’età media che supera di poco i 40 anni che scende sotto i 40 tra le candidate all’uninominale». Non sono mancate da parte del segretario parole di elogio per la capolista al Senato e senatrice uscente, Tatjana Rojc, per il grande impegno nel rappresentare la comunità slovena e nel migliorare ancora i rapporti tra Italia e Slovenia. «Le due parole più improntati alla base della nostra sfida - ha detto Rojc - sono democrazia e progresso. Da qui parte la difesa dei diritti civili, dei più fragili e dei deboli che hanno bisogno di sostegno». Parole di ammirazione da parte di Shaurli anche per la capolista alla Camera, Debora Serracchiani, di cui sono stati ricordati non solo gli anni in Parlamento, ma anche quelli da presidente di Regione «facendo riforme fondamentali in un periodo storico in cui le risorse erano al minimo. Ora che le risorse ci sono si cerca il consenso». «Chiediamo agli italiani - ha aggiunto Serracchiani - di scegliere tra due Italie diverse: tra Putin e l’Europa, tra la difesa dell’ambiente e chi lo ignora, tra discriminazione e diritti, in pratica tra il passato e il futuro. Vogliamo rivolgerci al 40 per cento di quelli che non sanno se andranno a votare e chi voteranno. Dobbiamo interessarli perché è un voto che li riguarda direttamente».
Caterina Conti, segretaria a Trieste e candidata all’uninominale della Camera nella circoscrizione Trieste-Gorizia, ha aggiunto che «la mia è la generazione “nativa Pd”, partito di cui faremo sempre parte. Siamo l’alternativa a una destra che in regione sta smantellando la sanità pubblica in favore di quella privata. Dobbiamo difendere la scuola e vogliamo mettere al centro la persona perché oggi c’è troppa solitudine. La Meloni, invece, irride le fragilità come abbiamo visto in questi giorni».
Nelle liste proporzionali per la Camera, oltre a Serracchiani e Shaurli, ci sono Serena Francovich e Fausto Tomasello. Nelle liste proporzionali per il Senato, oltre a Rojc, Paolo Coppola e Roberta Russi. Nei collegio uninominale Camera 1 (Pordenone e Alto Friuli) si presenta Gloria Favret, nel collegio Camera 2 (Udine) Manuela Celotti, e nel collegio Camera 3 (Trieste) Caterina Conti. Ieri erano presenti anche i segretari regionali di Articolo 1, Mauro Cedarmas e del Psi Andrea Castiglione.