TRIESTE. Cresce l’attesa per l’arrivo nel golfo di Trieste della nave Uhl Fusion inviata dalla Daewoo per caricare i 12 motori prodotti nello stabilimento di Bagnoli della Wärtsilä acquistati dal gruppo sudcoreano.
Come anticipato nelle ultime ore, l’intenzione manifestata da lavoratori e sindacati è quella di bloccare i motori a oltranza con un presidio, almeno fino a quando il Mise non riconvocherà il tavolo di confronto prima della scadenza della procedura di licenziamento dei 451 operai che lavorano nel comparto produttivo dello stabilimento e che è fissata per il 14 settembre.
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Alla Capitaneria di Trieste è arrivata solo la richiesta di poter accedere a un posto in rada. L’arrivo del cargo è previsto indicativamente tra le 20 e le 22 di sabato 27 agosto, ma alle 13 risultava già all’altezza di Lussino.
Ad ogni modo, non attraccherà subito alla banchina del canale navigabile. I lavoratori sono comunque pronti a trasferire in pochi minuti il presidio da Bagnoli all’area portuale e in particolare nel tratto tra l’area di stoccaggio della Sea Metal, dove si trovano 10 motori (gli altri 2 sono nella zona demaniale Frigomar) e le banchine. L’obiettivo è bloccare il trasferimento dei propulsori, che si effettua su gomma, dall’area di stoccaggio alle banchine.
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Una volta arrivati sulle banchine potrebbero essere caricati a bordo direttamente dal personale della nave grazie alle due gigantesche gru di cui dispone il cargo. Ma prima i motori dovrebbero essere imbragati, operazione che può durare tra le 4 e le 6 ore ciascuno e presuppone la presenza dei gruisti specializzati della Wärtsilä. Si dà per scontato che questi ultimi sciopereranno. L’azienda potrebbe a quel punto rivolgersi ad altre ditte che dispongano di addetti con patentini specifici, ma tutto sarebbe inutile se il presidio impedisse ai motori di raggiungere le banchine.
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Intanto questo sabato mattina è cominciato lo sciopero a oltranza in segno di solidarietà, di tutte le maestranze delle imprese portuali per le operazioni (spostamento, imbarco e rizzaggio), connesse all’attività di Wartsila Italia. È stato proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl mare, come riportato venerdì in una nota che porta le firme, rispettivamente di Paolo Peretti, Giulio Germani, Bruno Fioretti e Davide Alessio.