Google smetterà di dare risposte alle domande stupide o costruite male. All’interno di un più ampio aggiornamento del servizio che consente al motore di ricerca di estrapolare brevi frasi dal primo risultato di ricerca salvato nel proprio database, Big G ha deciso di intervenire per evitare che gli utenti possano vedere risposte di Google a domande come «Quando Snoopy ha assassinato Abramo Lincoln?». La funzionalità si chiama snippet in primo piano e consente a Google di dare una risposta veloce alle domande dirette. Nel corso del tempo è stata una delle risorse principali che ha costruito l’affidabilità del motore di ricerca, soprattutto grazie ai forti sviluppi in ambito di intelligenza artificiale: non a caso, la stessa tecnologia alimenta i suoi altoparlanti intelligenti e gli assistenti vocali e consente al motore di ricerca di soddisfare le query di ricerca senza che i visitatori facciano clic su altri siti web.
Ma questi brevi estratti sono stati anche una spina nel fianco per l’azienda di Mountain View: nel 2017, la società è stata accusata di diffondere fake news dopo che uno snippet per la ricerca «Obama sta pianificando un colpo di Stato?» ha portato l’assistente vocale a dire allegramente agli utenti: «Obama potrebbe pianificare un colpo di Stato comunista alla fine del suo mandato nel 2016» riportando dopo aver trovato le informazioni su un sito complottista. Altri errori sono stati più esilaranti: come l’invenzione delle scale nel 1946 - dopo aver pescato la data da un sito web che riportava la pubblicazione di una specifica normativa di sicurezza negli Stati Uniti – o la battuta dei Monty Python sul perché i camion dei pompieri sono rossi. «Questo chiaramente non è il modo più utile per visualizzare questo risultato. Abbiamo addestrato i nostri sistemi a migliorare nel rilevare le domande sbagliate riducendo l'attivazione degli snippet in primo piano nel 40% dei casi», ha dichiarato Pandu Nayak, capo del team di ricerca sulla funzionalità, in un post sul blog che annuncia i cambiamenti.
Nel tentativo di affrontare la causa principale di tali errori, Google sta anche lanciando un nuovo avviso di mancanza di dati per le domande a cui non ci sono buone risposte: presto inizierà a comparire il messaggio «Sembra che non ci siano ottimi risultati per questa ricerca» avvertendo gli utenti di provare a cambiare keyword di ricerca. «Questo non significa che non siano disponibili informazioni utili o che un particolare risultato sia di bassa qualità, ma l’avviso fornisce un contesto sull'intero insieme di risultati sulla pagina» ha affermato Nayak.