MUGGIA. Edison non sospenderà dal primo settembre la fornitura di energia elettrica alla Tirso. Lo precisa una nota diffusa dall’Ufficio stampa della società all’indomani del nuovo allarme sulle difficoltà dello stabilimento tessile di Muggia. Stabilimento che, si legge appunto nel comunicato della società, non rimarrà di punto in bianco senza luce dal momento che, «al termine del rapporto commerciale con Edison, subentrerà il Servizio di Salvaguardia come stabilito da Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente».
Nessun black out in grado di mettere a rischio la produzione, quindi. L’energia verrà infatti fornita da un altro soggetto a fronte della decisione di Edison di chiudere i rapporti commerciali con l’azienda tessile. «Nel corso dell’ultimo anno Edison - che ribadisce il suo impegno costante ad operare responsabilmente, garantendo a tutti i suoi clienti il massimo dello sforzo per incontrare le loro esigenze -,ha avviato un dialogo continuo e costante con Tirso S.r.l. per cercare di trovare una soluzione per sostenere la sua spesa energetica, ad esempio attraverso un piano personalizzato di diluizione e di rateizzazione dei pagamenti. Nonostante ciò, Tirso S.r.l. non ha onorato il contratto o gli accordi straordinari assunti nell’ultimo periodo, costringendo Edison a prendere la decisione estrema di risolvere il rapporto commerciale a causa della prolungata insolvenza. Questo tuttavia - conclude la nota - non pregiudica la fornitura di energia a Tirso S.r.l. che sarà garantita senza alcuna interruzione dal suo passaggio al Servizio di salvaguardia».
Sui rapporti commerciali Edison-Tirso è intervenuta ieri anche la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani insieme alla segretaria provinciale del Caterina Conti. «Edison è una società negli ultimi sei mesi ha visto tutti gli indici al rialzo e, anche in presenza dell’applicazione dei decreti Aiuti, Taglia prezzi e Sostegni-ter, ha fatto utili importanti. Appare incomprensibile la decisione del management di rigettare la possibilità per Tirso di concordare il rientro delle fatture energetiche insolute - affermano le due esponenti democratiche -. Crediamo di debba porre in atto un’opera di mediazione che permetta di giungere a una soluzione non drammatica per lo stabilimento di Muggia, anche alla luce del fatto che nel Dl Aiuti bis, approvato in CdM e che andrà in aula a settembre, viene prorogato il credito d’imposta sul consumo di gas e luce».
