VENEZIA. A poco meno di un mese dall’inizio della scuola, gli Istituti veneziani hanno ricevuto circa 15 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con quello del Tesoro, grazie ai fondi del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Obiettivo del finanziamento è la riqualificazione dell’offerta formativa, sia dal punto di vista educativo che da quello didattico. Con i fondi del Pnrr si realizzeranno le Next Generation Classrooms, le classi in cui si formerà il futuro. Tra le scuole che hanno ricevuto più fondi troviamo l’Istituto Ippolito Nievo di San Donà del Piave (234. 726 euro), l’Italo Calvino di Jesolo (223. 548 euro), l’Algarotti (257. 081 euro), il Vendramin-Corner di Venezia (238. 452 euro) e il Benedetti-Tommaseo (190. 016 euro). Ma anche il Bruno-Franchetti (253. 355 euro), l’Istituto Zuccante (149. 032), il Gritti (149. 032) e il Pacinotti (149. 032 euro) di Mestre.
TUTTI I CONTRIBUTI ISTITUTO PER ISTITUTO
L’infografica interattiva qui sotto è molto semplice e indica gli istituti e gli importi concessi. Si compone di più schermate, potete “sfogliarla” usando la freccia verso destra a piede della tabella per un numero di schermate che varia a seconda che stiate visualizzando questo articolo da desktop o da mobile
«Si tratta di una significativa opportunità. In questi anni abbiamo sempre operato in una stretta collaborazione con la Città metropolitana di Venezia, in riferimento all’esigenza di ammodernare e riqualificare i laboratori con la creazione di nuovi ambienti di apprendimento», commenta Marco Macciantelli, preside in via di conclusione del proprio mandato all’Istituto Zuccante di Mestre.
Anche la Dirigente dell’IC Giulio Cesare, Michela Manente, si dice soddisfatta: «Verrà nominata una Commissione per la definizione delle azioni contro la dispersione scolastica. Per gli alunni ad alto rischio alla scuola secondaria di I grado si attiveranno azioni di mentoring per orientare l’alunno all’interno del percorso scolastico individualizzato. Necessario sarà avviare il partenariato con l’ente comunale per realizzare i corsi di italiano per le mamme e con Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, per la gestione degli apprendimenti dell’italiano L2».
Luigi Zennaro, Presidente provinciale dell’Associazione dei Presidi (Anp), solleva il problema ben noto delle segreterie: «I soldi sono abbastanza, il problema è spenderli bene. Le scuole si troveranno con un impegno aggiuntivo e un personale qualche volta non adeguato».
Situazione denunciata anche da Antonello Giannelli, Presidente nazionale Anp: «Per gestire i fondi è necessario assumere nelle segreterie: spesso sguarnite di Dsga non possono neppure contare su un sufficiente numero di assistenti amministrativi». I fondi del Pnrr prendono il nome di “Futura. La scuola per l’Italia di domani”. E il domani, oggi, è giovane.
Adriano Grossi, rappresentante d’Istituto al Benedetti-Tommaseo, spiega come la scuola del futuro dovrebbe innanzitutto risolvere qualche questione del passato. «Mi auguro che i soldi ricevuti non vengano usati per incrementare la digitalizzazione, che già abbiamo, ma per sistemare i problemi strutturali. Come dovrebbe essere la scuola del futuro? Aperta al dialogo».
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Laboratori da potenziare: contributi per trenta istituti
Sono una trentina gli Istituti scolastici veneziani che hanno ricevuto i finanziamenti ministeriali del Pnrr (Il Piano nazionale di resistenza e resilienza) per la realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro.
Con un fondo di quasi 6,5 milioni totali, le scuole hanno ricevuto finanziamenti che vanno dai 124.044,57 euro ai 164.644, 23 euro - in base al numero di classi presenti nella scuola. Gli Istituti Ettore Majorana di Mirano, il Benedetti-Tommaseo di Venezia, il Guggheneim, Belli, Gritti, Barbarigo, e Volterra sono alcuni dei beneficiari.
Di fronte ad investimenti così importanti Luigi Zennaro - presidente provinciale dell’Associazione Nazionale dei Presidi - spiega: «Verranno utilizzati per potenziare le infrastrutture digitali delle scuole e gli strumenti informatici dei laboratori didattici». L’attività di laboratorio infatti è sempre più importante nelle scuole, non solo negli istituti tecnici ma anche nei licei. —