Mestre, il consigliere municipale ha colorato con lo spray rosso l’attraversamento mancante per le bici tra via Piave e via Cavallotti
MESTRE. Manca il passaggio ciclabile? Boato se lo dipinge da sè. Come promesso, ha preso una bomboletta spray e imbrattato di rosso il tratto di via Piave all’incrocio con via Cavallotti, per creare il l’attraversamento ciclabile interrotto, rimediando un verbale da parte degli agenti della polizia locale di Venezia, per la verità un po' indecisi sul da farsi.
Il consigliere municipale ambientalista, Michele Boato, alle 14 esatte di giovedì, sotto a un sole a candela, è andato su e giù per l’arteria stradale, bloccando le auto e gli autobus, per segnare le strisce ciclabili a terra, consumando una intera bomboletta spray.
Con lui Paolo Stevanato e altri supporter delle sue iniziative. In questo caso più che una performance per accendere i riflettori su un problema di verde o ambientale, ha messo in evidenza una questione di sicurezza stradale, lui che proprio per rispettare l’ambiente gira in bici.
Il consigliere, infatti, ha segnalato più volte la pericolosità della confluenza tra la strada, le macchine di passaggio e i ciclisti che percorrono la pista che si snoda lungo via Cavallotti tagliando via Piave, che però non è segnata in corrispondenza dell’attraversamento.
«Ancora il 5 agosto» spiega «mentre tre operai stavano ridipingendo il passaggio pedonale dopo lo smantellamento dell’isola salvagente» ho chiesto «Perché non viene dipinto di rosso-arancione il pericoloso passaggio ciclabile, come è stato fatto, con grande sollievo, anche in via Carducci e in altre vie di scorrimento. Mi hanno risposto che non potevano farlo perché “l’Ufficio viabilità non ha dato l’ordine. Eppure già 20 giorni fa avevo fatto addirittura un’interpellanza in Municipalità di Mestre su questo punto».
Prosegue: «Evidentemente o la Municipalità non ha trasmesso nulla all’ufficio comunale, o questo non capisce la pericolosità di un passaggio in cui, in teoria ma solo in teoria, i ciclisti avrebbero la precedenza, ma gli automobilisti non la cedono o perché non conoscono il codice della strada su questo punto o non vedono le segnalazioni tratteggiate in bianco, in realtà non molto visibili. Poi non ci vengano a dire che, per il Comune, via Piave è una priorità».
Mentre era in corso l’iniziativa, sono arrivati alcuni operai a prendere le misure e i vigili hanno spiegato che è solo questione di ore. «Che tempismo» ha esclamato il consigliere «Evidentemente hanno scoperto che ce lo facevamo da soli, bene». —