Ronco Canavese. L’azienda di Berlusconi ha deciso di non riattivare il segnale I sindaci furibondi: «Ennesima dimostrazione di disaffezione per la montagna»
RONCO CANAVESE
Dopo estenuanti e interminabili battaglie per avere un segnale Rai accettabile gli abitanti delle valli canavesane ora rischiano seriamente di non poter più vedere in tv le reti Mediaset.
«Sinceramente poco ci importa di essere esclusi dalle pillole elettorali di Silvio Berlusconi - ironizza qualcuno - ma essere privati del palinsesto di intrattenimento fatto di trasmissioni per la famiglia, film e telefilm, cartoni animati per bambini, è comunque penalizzante».
La notizia è in un comunicato dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti Montani) che spiega come «Mediaset non riattiverà i suoi impianti dismessi negli ultimi mesi nelle valli alpine e appenniniche, a causa del cambio di frequenze».
La risposta è stata data nelle scorse ore tramite Pec da Alessandro Capuzzello, direttore generale di Elettronica industriale Spa, società del Gruppo Mediaset, al presidente dell’Unione montana Valle Stura.
«Spenti e non più riaccesi. Inaccettabile», afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem.
«Avremmo auspicato una risposta diversa. Nonostante la disponibilità data da Elettronica industriale nel valutare eventuali possibili alternative, idonee a soddisfare le esigenze rappresentate dall’Ente, i ripetitori non verranno riattivati». I sindaci altocanavesani appartenenti all’ Uncem sono chiarissimi: «Non possiamo accettarlo».
Ed il loro presidente spiega «auspichiamo che Mediaset risponda alle richieste del Mise, dopo la convocazione al tavolo che ha ricevuto, e intervenga sui ripetitori delle valli alpini e appenniniche» puntualizzando come «lo spegnimento comporta il dover trovare idonee e celeri soluzioni per l’utenza, ovvero le comunità, ovvero i cittadini».
La realtà come hanno chiaramente compreso i sindaci è che «Mediaset smobilita e non cerca soluzioni con gli Enti locali. Non possiamo accettarlo».
«Sono certo che il ministro Giorgetti e la Sottosegretaria Ascani - chiosa il presidente Marco Bussone - impegneranno l’azienda, in un tavolo nazionale, a iniziative per superare la grave situazione creatasi dopo lo spegnimento dei ripetitori».
Intanto cresce il malumore in Alto Canavese dove numerosi sindaci, da Ronco a Frassinetto, vedono in questa situazione «l’ennesimo segnale di un palese disinteresse verso le aree montane e i loro abitanti».
Va ricordato che oltre ai residenti nei Comuni esclusi dalla ricezione delle varie reti Mediaset hanno la seconda casa centinaia di piemontesi e lombardi che nelle valli canavesane sfuggono allo stress delle metropoli e cercano pace e tranquillità; Ma senza poter più vedere la televisione.
