Enrico Casella, DT della Nazionale Italiana di ginnastica artistica, ha diramato le convocazioni per gli Europei 2022, che andranno in scena a Monaco (Germania) dall’11 al 14 agosto. Non ci sono grosse sorprese, è stata confermata la formazione che ha vinto i Giochi del Mediterraneo e che al momento risulta indubbiamente la più rodata, performante e solida. Non ci si nasconde dietro a un dito: l’Italia punta a conquistare la medaglia d’oro nella gara a squadre, si preannuncia una grande sfida con la Gran Bretagna, senza sottovalutare la Francia e la Germania. Dopo aver messo le mani sul bronzo ai Mondiali 2019 e aver sfiorato il podio alle Olimpiadi di Tokyo 2020, si sogna il colpaccio riuscito in passato soltanto a Volos 2006.
Martina Maggio e Asia D’Amato si cimenteranno sul giro completo, inseguendo le medaglie nell’all-around (verranno assegnate durante il turno di qualificazione). Alice D’Amato fornirà il proprio contributo agli amati staggi e con il doppio avvitamento al volteggio, oltre che al corpo libero. Giorgia Villa deve ormai puntare esclusivamente su trave e staggi. Le quattro Fate saranno affiancate dalla giovane Angela Andreoli, pronta per il suo debutto in una rassegna continentale tra trave, corpo libero e volteggio. Ricordiamo che in qualifica si gareggia con la formula del 5-4-3 (un punteggio scartato per attrezzo), mentre in finale si adotta il 5-3-3 (vengono considerati tutti i risultati).
Potenziale da medaglia nelle Finali di Specialità un po’ per tutte le azzurre: Villa nei suoi due impegni, le D’Amato soprattutto alle parallele, Andreoli alla trave, Maggio tra staggi, 10 cm e quadrato. Saranno impegnate anche le juniores, sono state selezionate per l’occasione: Chiara Barzasi, Arianna Grillo, Martina Pieratti, Viola Pierazzini, July Marano. Di seguito le convocate dell’Italia per gli Europei 2022 di ginnastica artistica.
SENIORES:
Angela Andreoli
Alice D’Amato
Asia D’Amato
Martina Maggio
Giorgia Villa
JUNIORES:
Chiara Barzasi
Arianna Grillo
Martina Pieratti
Viola Pierazzini
July Marano
Foto: Simone Ferraro/FGI