6-1 6-1 è il nettissimo risultato con cui Raul Brancaccio sconfigge, nella finale del Challenger di San Benedetto del Tronto, Andrea Vavassori. Un ultimo atto tra due giocatori con diverse situazioni di carriera: nel tentativo di restare in zona Challenger l’uno, con licenza di giocare varie qualificazioni ATP e Slam l’altro, che è peraltro anche valido doppista.
Un percorso, quello di Brancaccio, venticinquenne di Torre del Greco, davvero di grande livello, soprattutto perché è partito dalle qualificazioni, in cui si è liberato di Federico Arnaboldi e dello spagnolo Alex Marti Pujolras.
Nel tabellone principale, invece, ha sconfitto Francesco Maestrelli per 6-2 6-0 e, con lo stesso punteggio, il brasiliano Mathias Pulcinelli de Almeida. Nei quarti è riuscito a superare Matteo Arnaldi per 6-1 3-6 7-5, mentre in semifinale ha eliminato Luciano Darderi per 6-2 3-6 6-2. Bello anche il percorso di Vavassori, che ha superato il ceco Jonas Forejtek per 6-4 3-6 6-1, Francesco Passaro per 6-0 6-3, il brasiliano Pedro Boscardin Dias per 6-1 6-1 e l’argentino Renzo Olivo per 6-3 1-6 6-3.
Questo successo spedisce Brancaccio al numero 204 del ranking ATP, con un balzo di 80 posti. 37 ne risale Vavassori, che è ora alla posizione numero 208. Siamo alla terza settimana consecutiva in cui un italiano vince un Challenger: sono undici le vittorie ascrivibili al nostro Paese nei singolari del circuito immediatamente inferiore a quello ATP vero e proprio.
Foto: LaPresse
