Il giovane era affetto da neurofibromatosi. Nel 2021 il quadro clinico era precipitato ma lui non aveva mollato. Sull’epigrafe il suo motto “Never back down”, ossia “Mai arrendersi”
CONA. Stroncato a 25 anni dalla neurofibromatosi. Questa la tragica fine di Giulio Marcato, che viveva a Cona, in via Trieste, con il papà Ermes e la mamma Cinzia. La neurofibromatosi è una malattia genetica ereditaria che colpisce le cellule nervose e muco-cutanee, caratterizzata dalla presenza di numerosi tumori benigni e maligni fibrosi (fibromi) della pelle e del tessuto nervoso (neurofibromi). Nonostante questo problema noto fin dall’infanzia, Giulio non si è mai tirato indietro ed ha vissuto senza grossi problemi fino di un anno fa. Prima della violenta manifestazione della malattia, il ragazzo aveva svolto vari lavori saltuari, anche per il Comune.
«Mio figlio», spiega il papà Ermes, «era un giovane con una grandissima voglia di vivere. Aveva tante passioni, prime fra tutte i giri in bicicletta e la pesca sportiva». Dopo le scuole medie, Giulio aveva frequentato qualche anno all’istituto alberghiero di Adria. «Giulio», continua il padre, «viveva con grande serenità, avendo la consapevolezza delle difficoltà che la sua malattia comportava. Aveva decine di amici e amiche in paese e quando poteva usciva con loro per divertirsi in compagnia. Almeno fino ad un anno fa, l’unico disturbo che aveva era ai piedi». Poi, un anno fa, repentinamente le condizioni di salute di Giulio erano peggiorate. «Mi ricordo che mentre stava scendendo le scale», racconta il papà, «mi ha detto che non riusciva più a scendere». Da lì la situazione è precipitata. «Mio figlio prima ha perso l’uso delle gambe, poi quello delle braccia e con il tempo è rimasto a letto. I medici ci hanno spiegato che la malattia si era propagata in modo aggressivo», ricorda Ermes Marcato, «Nonostante ciò, in questo anno Giulio non si è mai perso d’animo. Ha lottato come un leone fino all’ultimo». Come suo motto aveva “Never back down”, ossia “Mai arrendersi”, che i genitori hanno voluto riportare anche nell’epigrafe. A Giulio non è mai mancato l’affetto degli amici anche in quest’anno. Mercoledì è morto.
Anche il sindaco Alessandro Aggio si stringe alla famiglia: «Tutta la comunità di Cona è sconvolta da questa morte prematura. Alla famiglia colpita da questo terribile lutto va il nostro cordoglio e la piena disponibilità di aiuto, se necessario». I funerali del giovane sono stati fissati per martedì 2 agosto alle 10.30 nella chiesa di Cona. Lunedì 1° agosto sarà recitato un rosario in chiesa alle 20.30. Giulio lascia la mamma Cinzia, il papà Ermes, i nonni, la bisnonna e tantissimi amici.
