GORIZIA Vandali in azione nel quartiere goriziano di Sant’Andrea. A farne le spese è stata la società sportiva Juventina, che si è ritrovata gli uffici ed i chioschi del campo sportivo che gestisce in via del Carso messi bellamente a soqquadro dai soliti ignoti.
Oltre a gettare scompiglio nella sede del club, i malintenzionati hanno asportato una modesta somma di denaro dal chiosco. E, in vena di goliardate o forse soltanto per consolarsi del magro bottino, hanno ben pensato di darsi a grasse libagioni, con tanto di grigliata e alcolici a go-go. L’episodio si è verificato con tutta probabilità nella notte fra venerdi e sabato.
L’amara sorpresa è toccata alla dirigenza dello storico club biancorosso sabato mattina, quando lo staff ha effettuato un sopralluogo all’impianto per organizzare l’inizio della preparazione della prima squadra, che inizia lunedi.
“Abbiamo subito notato che qualcosa non andava, avendo trovato aperti i cancelli e le porte – racconta il patron del club di Sant’Andrea, Marco Kerpan . Inizialmente abbiamo pensato che qualche altro dirigente fosse arrivato prima di noi sul posto, ma ben presto abbiamo compreso che qualcuno aveva forzato le serrature”.
Negli uffici, un disastro: faldoni e documenti ribaltati sul pavimento, cassetti aperti, sedie e suppellettili rovesciate. In sede fortunatamente non erano presenti somme di denaro. I protagonisti del raid però evidentemente sapevano bene come muoversi nell’ambiente Juventina, perché a colpo sicuro hanno recuperato le chiavi del chiosco e della relativa cassa.
Dopo avere gettato in giro altri documenti, fra cui i cartellini dei calciatori, danneggiandoli o addirittura imbevendoli di aceto, i vandali si sono quindi diretti verso il punto ristoro del sodalizio.
Lì si sono appropriati del modesto fondo cassa presente – poca roba: appena una trentina di euro - per poi dedicarsi a svuotare frighi e magazzini, consumando alcolici e addirittura attivando la cucina per farsi una grigliata di carne.
“Abbiamo constatato che dai frighi è stata asportata la carne e le bevande, e sono state utilizzate le pentole della cucina. Davvero incredibile – è amaro il presidente Kerpan - che delle persone abbiano potuto agire indisturbate e crearci un simile disagio. A che scopo, poi? Hanno arraffato poche decine di euro, ma il danno è di diverse migliaia. Basti pensare a porte e serrature scassinate e alla merce consumata o fatta sparire. Stiamo facendo l'inventario per comprendere la reale portata del danno”.
Alla dirigenza della Juventina non è rimasto che sporgere denuncia contro ignoti. Sul posto, in mattinata, sono giunti per i rilievi di rito i carabinieri e gli agenti della Digos. Ragazzata, dispetto o colpo da desperados, il blitz difficilmente ha avuto testimoni.
Le abitazioni attorno all’impianto sportivo sono temporaneamente vuote o disabitate. “Nessuno sembra avere notato movimenti strani - spiega Kerpan -. Noi siamo frustrati perché lunedi i ragazzi iniziano la preparazione per il campionato che ci vede di nuovo in Eccellenza. Doveva essere una giornata di festa ma ora ci sentiamo violati. E piuttosto arrabbiati”.