VOGHERA. «Autocombustione». Per la sindaca Paola Garlaschelli l'incendio divampato il 10 luglio al centro multi raccolta di Asm di strada Folciona è stato causato «dalle temperature elevate di quei giorni che ha coinvolto prima materiale vario poi carta e plastica». La minoranza incalza la giunta sul perché di quel disastro ma le risposte che arrivano sono piuttosto scarne.
Oltre mezz'ora di dibattito è stato incentrato su questo tema durante il consiglio comunale andato in scena ieri a Palazzo Gounela. Per cercare di rassicurare la cittadinanza e i consiglieri, ed evitare sterili polemiche, la sindaca parla chiaro: «Nessuno è entrato ed ha appiccato l'incendio nel centro di multi raccolta. Questo è quanto si può affermare dopo che Asm ha analizzato le telecamere». Sempre la sindaca parla delle due ordinanze emesse in cui si vietavano, nei giorni successivi all'incendio, di raccogliere frutta e verdura dagli orti nel raggio di 500 metri.
«Si è trattata di un'ordinanza prudenziale - ha detto Garlaschelli - emessa dopo un consulto con Ats e in attesa dei dati dell'Arpa. Fortunatamente già dopo le 12 ore successive all'incendio i valori di concentrazione di polveri sottili era molto al di sotto dei dati preoccupanti».
E' poi il capogruppo dell'Udc Nicola Affronti ad incalzare la sindaca su alcune notizie apparse sui social. «Si è detto che l'intervento dei vigili del fuoco è stato rallentato in quanto i cancelli del centro multi raccolta erano chiusi. Ma Asm era pronta a un intervento di questo genere? Esiste una prevenzione degli incendi in un impianto di questo tipo? Gli idranti all'interno del centro funzionavano? Vogliamo capire se le procedute sono state attuate da subito e nella maniera corretta. Autocombustione? A noi sembra strano - ha ribadito Affronti - e quello che ci lascia senza parole è il fatto che dopo 20 giorni non c'è ancora un documento ufficiale, di Asm, di quello che è successo». Gli ha fatto eco Antonio Marfi dei 5 Stelle che ha sottolineato come «l'accatastamento dei rifiuti nel centro multi raccolta va migliorata così come la raccolta dei rifiuti in città va ripensata con delle isole ecologiche che possano agevolare i cittadini a smaltire i rifiuti». Anche da Marfi sono arrivate diverse domande rivolte alla sindaca a cui però non sono arrivate altrettante risposte. E a quel punto il consigliere pentastellato ha ribadito: «Avevate un mese per informarvi su quanto accaduto al centro di multi raccolta e invece sapete solo dirci che chiederete ad Asm delucidazioni». Il dibattito l'ha chiuso la sindaca chiedendo di «non fare allarmismo inopportuno e di evitare pettegolezzi senza avere dei dati certi». ALESSANDRO DISPERATI