FONTANELLE. Guardano dalla strada la propria casa con le finestre chiuse, in mano le borse piene di vestiti, dei pannolini per il bambino, dei farmaci per la moglie o la gabbietta con il gatto. Le lacrime rigano le guance di qualcuno, altri tirano un sospiro di sollievo pensando più al fatto di averla appena scampata, che non al danno che ne è derivato. Il giorno dopo è quello in cui si prova a far vincere la razionalità. La notte, dopo l’evacuazione, è stata trascorsa a guardare il tetto del condominio bruciare e sperare che i vigili del fuoco riuscissero a spegnerlo. A portare loro acqua e sali minerali.
Ieri mattina, dopo essersi trovati una sistemazione alternativa, i residenti del condominio al civico di via Donatori del sangue sono tornati a casa. Per pochi minuti, quelli sufficienti a prendere il necessario.
«Non so quando potremo tornare», dice sconsolato. «Stavo facendo una passeggiata e mi hanno telefonato per dirmi cosa stava accadendo. Quando sono arrivato mi veniva da piangere, le fiamme erano già alte, sono bastati dieci minuti», dice Silvano Marconato. «Io non sono riuscito ad entrare, ma mia moglie aveva bisogno dell’insulina. All’interno è andato un vigile per prenderla. Ora stiamo da mia figlia, ma ci vorrà parecchio tempo prima di tornare».
Massimo Iovino era in doccia, «ho sentito bussare alla porta insistentemente e sono uscito. Erano due ragazzi che mi hanno avvisato che stava prendendo fuoco il condominio. Sono uscito: le fiamme erano già alte, e il signore era ancora in terrazza che urlava. Sono rientrato a prendere i cani e poi sono uscito. Sono rimasto qui fino alle tre di notte». Ieri è tornato a prendere le sue cose, «fortunatamente in casa non ho visto grandi danni, c’era solo molta acqua. Ora per qualche giorno starò da mia mamma, poi mi organizzerò in base ai tempi dei lavori».
Anche Nicola Lisa era tornato a casa da poco, «mi hanno suonato il campanello e mi hanno detto di uscire subito che stava prendendo fuoco il condominio. C’era il signore che urlava dalla terrazza».
I vigili del fuoco erano già sul posto, «ma facevano fatica a spegnere le fiamme, si riaccendevano continuamente. Poi per fortuna ce l’hanno fatta. I danni? Sono fortunato, abito al primo piano e dalla parte opposta rispetto all’incendio, quindi la casa non ha subito danni. Però non so quando potremmo tornare, con tutti i danni che ha riportato il condominio. Staremo qualche giorno da mia suocera». L’amministratore di condominio già ieri mattina ha iniziato a contattare alcune aziende per eseguire i lavori. Ci vorrà ancora qualche giorno prima di poter lavorare in via Donatori del sangue. Intanto è stata predisposta una copertura di emergenza per evitare che la pioggia danneggi ulteriormente le strutture.