Attese per oggi le 14esime. Rsu e Cgil a Federica: non parteggiamo, vogliamo soluzioni. Francesca Freddi: «Da mia zia solo falsità e diffamazione»
MANTOVA. Da una parte: l’ attesa per l’udienza fissata per oggi 22 luglio davanti al Tribunale delle imprese di Brescia chiamato a decidere se commissariare l’intero cda di Mantua Surgelati così come chiesto dalla socia Francesca Freddi, dal presidente del Collegio sindacale e dal curatore speciale nominato dallo stesso Tribunale. Dall’altra la preoccupazione delle lavoratrici aggravata dallo scontro ormai pubblico tra socie che non lascia sperare in un possibile accordo nonché dall’attesa per la quattordicesima mensilità il cui pagamento era previsto tra mercoledì 20 e oggi e a ieri ancora non si era visto. Intanto all’ultima lettera pubblica della socia e amministratrice Federica Freddi, arriva la risposta tanto delle Rsu della Flai Cgil e dei segretari del sindacato quanto della nipote Francesca.
«Abbiamo aspettato un giorno per rispondere perché riteniamo stucchevole questo botta e risposta sui mezzi di informazione e non nelle sedi opportune – dichiarano il segretario generale Marco Volta, il segretario Ivan Papazzoni e le Rsu – ma visto che nella sua ultima lettera Federica sostiene che la Cgil “pare supportare” la posizione di Francesca, vogliamo chiarire che a noi preme solo che si arrivi a una soluzione per il bene dei lavoratori della Mantua e dell’intera galassia Freddi e non parteggiamo per nessuno, socio o investitore che sia. Per questo abbiamo chiesto sia al Mise sia alla Regione che attivino i tavoli per sbloccare lo stallo. Quando ci sarà un acquirente saremo come sempre in prima linea per il mantenimento dell’occupazione e i diritti dei lavoratori».
Dal canto suo la socia al 50% Francesca Freddi scrive di aver «letto con vero sconcerto il contenuto della lettera di Federica Freddi da ultimo pubblicata». «Oltre a confermare una mancanza di lucidità in ordine alla situazione di Mantua Surgelati – spiega – mia zia Federica ha ora ritenuto di trasferire dagli atti del procedimento di Brescia alla stampa, e quindi alla sfera pubblica, tutta una serie di affermazioni e di accuse a me e a mio padre totalmente false; di tale iniziativa, di natura chiaramente diffamatoria, Federica sarà chiamata a rispondere nelle opportune sedi giudiziarie».
A questo punto «posso solo ribadire l’auspicio – conclude Francesca – che il Tribunale delle imprese di Brescia, aderendo alle richieste mia, del presidente del collegio sindacale e del curatore speciale della società, voglia disporre la sostituzione dell’intero consiglio di amministrazione di Mantua Surgelati, ormai impossibilitato a funzionare, con un amministratore giudiziario. Sarà quest’ultimo, in piena autonomia, a valutare le iniziative opportune o necessarie per la tutela degli interessi di Mantua Surgelati e della sua azienda». La parola ai giudici.