La maggioranza ancora una volta senza i numeri per garantire il numero legale. Il sindaco accetta l’aiuto mandando su tutte le furie l’assessora Piccoli
IVREA. Ci risiamo. La maggioranza che sostiene il sindaco Stefano Sertoli si presenta in aula senza essere in grado di garantire il numero legale di 9 consiglieri. Questa volta nessun tentativo di sgambetto dall’interno (come era avvenuto a fine maggio sul bilancio), ma tra Covid, problemi di salute e impegni di lavoro i consiglieri di centrodestra sono appena 6, a cui si aggiungono sindaco e presidente dell’assemblea. All’ordine del giorno mercoledì sera tre variazioni di bilancio, approvate in via d’urgenza dalla giunta nelle scorse settimane, e che il consiglio comunale doveva semplicemente ratificare.
Variazioni sostanziose per 1,4 milioni di euro, molto contestate dalle opposizioni nella sostanza e nella scarsa chiarezza dei documenti presentati. Pd e Viviamo Ivrea (M5s assente) hanno però deciso di restare in aula votando contro, ma consentendo al contempo alla maggioranza di salvare la faccia. Lo hanno fatto strappando al sindaco Sertoli l’impegno «a non portare più in aula, da qui alla fine dell’anno, variazioni di bilancio approvate dalla giunta». Impegno politico che però manda su tutte le furie l’assessora al Bilancio Elisabetta Piccoli sui cui sembra ricadere la responsabilità politica delle variazioni approvate in via d’urgenza. «Non è mica colpa mia se nel mese di giugno non è stato convocato un consiglio comunale - spiega Piccoli -. Io so che dovevo garantire lo stanziamento di 235mila euro per i lavori, da eseguire entro questa estate, alle controsoffittaure in sei scuole cittadine e che servivano 366mila euro per le spese aggiuntive del riscaldamento. I motivi di urgenza per approvare le variazioni in giunta c’erano tutti».
Il pasticcio di San Savino
Nel merito le opposizioni contestano i 15mila euro aggiuntivi per la festa patronale di San Savino, soldi finiti al Comitato eventi Ivrea all’interno del quale spiccava il nome di Vincenzo Ceratti, segretario cittadino di Forza Italia. Il più duro è Francesco Comotto: «In un paese normale questo non sarebbe mai successo - ha detto il capogruppo di Viviamo Ivrea -. È scandaloso che un segretario di partito chieda, alla maggioranza di cui fa parte, finanziamenti per allestire feste in piazza. O si fa politica o si organizzano eventi con i soldi pubblici: entrambe le cose non si possono fare». E sempre su San Savino, il capogruppo del Pd Maurizio Perinetti ha contestato i 2.700 euro stanziati dalla giunta per venire incontro alle esigenze dei giostrai. «Un paradosso senza precedenti - ha sostenuto in aula -. Abbiamo dato soldi pubblici per far fermare i giostrai una settimana in più e per tutta risposta questi signori sono andati via lasciando la patronale senza giostre. Un capolavoro politico senza precedenti». «Così come senza precedenti - ha aggiunto Perinetti - è stato questa edizione 2022, con due gruppi organizzatori che hanno creato solo confusione tra gli eporediesi. La colpa, ovviamente non è loro, ma del Comune che ha deciso di pubblicare il bando di San Savino a maggio pur sapendo da oltre un anno che il fine settimana della patronale sarebbe stato in concomitanza con i mondiali di canoa». A difesa di Ceratti è intervenuta l’assessora Piccoli, suo collega di partito: «Il segretario non figura tra i fondatori del Comitato eventi Ivrea ma è stato solo un volontario, come tanti e di vario orientamento politico, che ha dato una mano per la città».
Ancora sulle variazioni di bilancio, Comotto ha contestato «la mancanza di una visione complessiva sulla città da parte di questa amministrazione». «Possibile che solo a giugno si scopra dei lavori da effettuare alle controsoffittature delle scuole o della manutenzioni nei parchi giochi? Eppure il bilancio è stato approvato il 31 maggio, appena due mesi fa».
Elettrificazione
Lunedì 1 agosto il consiglio comunale tornerà a riunirsi in seduta straordinaria. All’ordine del giorno un solo punto: i lavori per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta. Maggioranza e minoranza approveranno all’unanimità una mozione per dire no ai due maxi cantieri che manderebbero in tilt la viabilità cittadina all’altezza del Lungo Dora per elettrificare le due gallerie eporediesi. —