PAVIA. Lungo il corridoio di Malattie infettive del San Matteo non sono poche le chiome argentate: svettano tra le persone in attesa di vaccinarsi nei tre ambulatori del padiglione 42. Molti sono over 60, fascia d’età che dalla settimana scorsa ha accesso alla quarta dose anche senza fragilità di salute: «Ho fatto la terza somministrazione qualche tempo fa. Tra un po’ partirò per il mare della Toscana, durante le vacanze vorrei stare più tranquilla». Lo racconta Daniela Poma, in attesa come tanti in corridoio coi documenti sanitari alla mano. «In questo periodo staremo più a contatto con le persone, e prima che arrivi un vaccino aggiornato passerà ancora del tempo. Vorrei mettermi al riparo dai rischi». Considerazione che sembra condivisa da molti pavesi, dato che l’agenda vaccinale di ieri era quasi del tutto piena: circa 200 le prenotazioni fissate al policlinico. Quota di vaccini che solo qualche settimana fa veniva somministrata in sette giorni, prima dell’allargamento della platea a tutti gli over sessanta.
«Mi sono affrettato»
La coda scorre a ritmo cadenzato e il prossimo in turno è Damiano Deidda: «Ho 77 anni: l’età c’è tutta per fare il richiamo. Con le notizie che sento in giro ho un po’ di timore di contrarre il Covid, così mi sono affrettato appena le prenotazioni si sono aperte. Soffro di qualche problema di cuore è credo sia il caso di tutelarsi con un ferro dietro la porta».
Insieme agli over 60 che per età o patologie sono in attesa della quarta dose, ci sono anche persone in fila per ricevere la terza. In certi casi si tratta di pavesi che hanno preso il Covid, ritardando così la prima dose “booster”.
Come Stefano Vigo, 54 anni: «Ho preso il virus qualche tempo fa, e pure con qualche sintomo: bronchite, tosse e altri fastidi, mentre mia moglie ha accusato meno conseguenze». La consorte Daniela è seduta accanto a lui: «Io non ho avuto grossi problemi – argomenta – però nutro un po’ di preoccupazione per i contagi attuali. Magari così passeremo un’estate tranquilla».
Le vaccinazioni
C’è anche qualche anziano, meno avvezzo alla tecnologia, che si presenta senza prenotazione per chiedere del secondo richiamo. Alcuni arrivano con l’intenzione di vaccinarsi, nonostante l’infezione contratta da meno di due mesi, quando le linee guida ministeriali suggeriscono il richiamo a distanza di 120 giorni dal Covid. Gli operatori dell’ospedale si occupano anche di loro, cercando di gestire chi, oltre la protezione del vaccino, cerca di lenire le possibili angosce generate dal timore della malattia.
La giornata di ieri si è chiusa con circa 650 vaccinazioni in provincia, distribuite tra farmacie, medici di base e i due hub vaccinali della provincia: Auser di Voghera e San Matteo. Mentre Regione conferma che al momento non è in discussione un aumento dei centri vaccinali (rimandando l’eventuale decisione all’autunno) il policlinico di Pavia ha ampliato gli orari delle vaccinazioni per soddisfare la domanda in crescita, con turni prolungati fino alle 20 e fasce di vaccinazione anche al mattino, già da questa settimana e per tutta la prossima. —