SILEA. Condannato a sei mesi e 300 euro di multa Stefano Nardin, per una truffa nell’ambito dell’installazione di pannelli fotovoltaici, messa in atto attraverso la Suntrades di Silea.
Assolto invece l’agente dell’azienda Michele Gobbo, assistito dall’avvocato Enrico Villanova, «non ne sapeva nulla, lui semplicemente era un venditore di quell’azienda. Ed è parte offesa in questo procedimento visto che per due bimestri non ha ricevuto un soldo dalla Suntrades, che poi è fallita», ha detto il legale.
Stefano Nardin è persona nota in città visto il suo passato da vicepresidente del Treviso Calcio, nell’ambito della sciagurata stagione 2016/2017, quando la società era presieduta dal padre Tiziano Nardin.
La Suntrades, che all’epoca faceva da garante ai pagamenti del Treviso, è anche la società attraverso la quale si è concretizzata la truffa.
La scoperta che qualcosa non tornava nella gestione dell’azienda è avvenuta quando un pordenonese, dopo il fallimento, aveva deciso di denunciare il titolare e un venditore. Aveva versato una caparra per l’installazione di una caldaia in abitazione, ma l’intervento non era mai stato portato a compimento e Nardin si era reso irreperibile. Da qui poi si era scoperto che molti fornitori, dipendenti e collaboratori, dopo il fallimento della Suntrades, erano rimasti con il cerino in mano. Alcuni giorni fa la decisione del tribunale di Treviso, con la condanna a sei mesi di Stefano Nardin (pena sospesa) e l’assoluzione del 45enne di Mogliano Michele Gobbo.F.c.