TREVISO. Muore a 22 anni per una gravissima forma di stress respiratorio. La giovane era arrivata in condizioni disperate all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso nella notte tra domenica e lunedì. Non riusciva a respirare. Trasportata in ambulanza è stata subito accolta al Pronto soccorso e sottoposta a una Tac.
L’esame ha messo in evidenza che i polmoni erano collassati, un’immagine che ha colpito molto i soccorritori, perché i danni rilevati dalla radiografia somigliavano a quelli dei contagiati da Covid della prima ondata del 2020 che avevano una disperata “fame d’aria”.
COMPRENDERE LA CAUSA
Ora sarà l’accertamento diagnostico (una sorta di autopsia) disposto dalla direzione dell’Ulss 2-Marca Trevigiana ad appurare se la causa dell’insufficienza respiratoria fatale che ha colpito Lisa Mason sia dovuta a una complicanza del coronavirus oppure ad un’altra patologia non ancora nota.
Visto l’andamento dell’epidemia di Covid, che tante infezioni sta generando in queste settimane nel nostro territorio, l’ipotesi che possa essersi trattato di una forma seria del coronavirus sembra essere la più accreditata, ma i medici dell’Ulss 2 non si sbilanciano e restano in attesa di conoscere l’esito dell’accertamento diagnostico che è stato predisposto e verrà eseguito nelle prossime ore.
Da quanto è stato possibile ricostruire finora, la giovane già da qualche giorno faticava a respirare, poi nella tarda serata di domenica la situazione si è ulteriormente aggravata, tanto che è stato chiamato il 118 chiedendo un intervento d’emergenza. Dalla centrale del Suem è stata inviata un’ambulanza per dare un primo soccorso alla ragazza.
I SOCCORSI
Una volta arrivati sul posto i sanitari le hanno fornito le prime cure; quindi, la corsa a sirene spiegate all’ospedale Ca’ Foncello, dove i medici trevigiani hanno provato di tutto per farle superare la crisi respiratoria, ma la giovane non rispondeva ai trattamenti.
Un primo tentativo per cercare di ventilarla non è andato a buon fine, la ragazza non riusciva a ossigenare e i parametri vitali erano sempre più in sofferenza. Quindi si è optato per l’intubazione. Dal reparto di Anestesia e rianimazione sono stati chiamati due anestesisti, la ragazza è stata immediatamente sedata e intubata ma poco dopo ha perso conoscenza ed è andata in arresto cardiaco.
I TENTATIVI PER SALVARLA
Per più di un’ora i sanitari hanno provato e riprovato a rianimarla, ma ogni tentativo è stato vano. Il cuore di Lisa non è più ripartito.
Ora sarà il riscontro diagnostico a confermare l’eventuale positività al virus e a chiarire una volta per tutte la causa dei gravissimi danni ai polmoni di Lisa, che fanno pensare a una complicanza letale del Covid come non si vedeva ormai da parecchio tempo.