CORTINA. Non tutto è in vendita a Cortina. E la famiglia Zanchetta rifiuta una proposta di 50 milioni di euro, proveniente da un fondo di investimento che aveva intenzione di rilevare il Miramonti Majestic.
Nessun commento dalla proprietà dello storico albergo, che quest’anno ha compiuto 120 anni. Ed ha ospitato teste coronate, protagonisti del jet set, riprese di film. Ma si sa che il rapporto di Efrem Zanchetta e della figlia Martina, che ne gestisce le attività, ha una preponderante valenza affettiva, che non può essere incrinata da un’offerta in denaro, per quanto sostanziosa.
«Il Miramonti non è in vendita», hanno fatto sapere entrambi più volte. La notizia della proposta è stata data il 18 luglio mattina in diretta a Radio Cortina dall’architetto Ambra Piccin nell’ambito di un’ampia conversazione con Nives Milani, durante la quale è stato fatto un quadro della ricettività nella regina delle Dolomiti.
«Ho riportato voci di paese, che girano insistentemente e che credo siano già giunte alle orecchie dei più», spiega l’architetto. «Di certo a me, da cortinese, fa piacere che ci sia una famiglia così legata, anche affettivamente, alla sua proprietà da non cedere alle lusinghe del denaro, che arriva copioso dall’estero sulle nostre montagne».
Nel corso della conversazione radiofonica tante le strutture citate, dal Savoia, venduto per 70 milioni, al Cristallo, per 50. Ma anche il Bellevue è passato di mano acquistato da un fondo di investimento greco. «Sembra che tutto sia in vendita a Cortina», conclude Ambra Piccin, «ma non è così. Per fortuna. E mi piace ricordare che la Regione ha messo a disposizione delle famiglie che hanno proprietà alberghiere significativi strumenti, come la legge regionale 55 del 2012, che consente di effettuare importanti ampliamenti, con fondi che arriveranno presto anche dalla Comunità Europea per alberghi ecosostenibili».