UDINE. Gli scatoloni in alcuni appartamenti sono già stati consegnati. E la prossima settimana inizieranno i primi traslochi. Perché in primavera del 2023 i 164 appartamenti dell’Ater di San Domenico coinvolti nel progetto di rigenerazione urbana finanziato con i fondi del Pnrr saranno demoliti. Ed entro marzo del 2026, questo il termine previsto nell’accordo con il Ministero, saranno completati i 112 nuovi appartamenti che saranno realizzati tutti all’insegna del risparmio energetico.
Claudia Michelin, collaboratrice scolastica dello Stringher, insieme alla figlia si sposterà in via Campoformido, in un appartamento un po’più grande di quello in via Massaua dove vive soltanto da un anno e mezzo. Poi, in teoria tra quattro anni, valuterà se tornare nel quartiere di San Domenico: «Mi hanno proposto una buona soluzione e ho accettato subito anche se mi dispiace lasciare il quartiere, qui ci siamo trovati molto bene». Per Irene Magnani abbandonare l’appartamento di via Eritrea sarà ancora più complicato anche perché, racconta, «abito qui da quando è stato costruito lo stabile, mi ricordo ancora il giorno in cui ho ricevuto le chiavi, sono stata la prima inquilina e a quanto pare sarò anche l’ultima». Spostarsi a 85 anni non sarà per nulla semplice «ma – spiega – sono contenta che mi abbiamo trovato un appartamento vicino a quello della mia vicina Patrizia che per me è diventata un’amica speciale. L’unico problema è che vivo con una badante e nell’appartamento dove andrò al Villaggio del sole c’è una sola camera mentre qui ne ho due. Vediamo se sarà possibile ricavarne un’altra». Patrizia invece abita con il marito e i due figli adolescenti e andrà in un bicamere dove spera di «pagare bollette meno care visto che qui con gli ultimi rincari abbiamo pagato anche 2 mila euro per il riscaldamento».
La speranza, per tutte le 65 famiglie che dovranno cambiare casa, è quella di trovare una soluzione adatta alle proprie esigenze e per questo l’Ater e il Comune hanno avviato un confronto. Al momento 8 nuclei hanno già sottoscritto un accordo per il trasloco che sarà completato la prossima settimana, 22 hanno già accettato la nuova destinazione, mentre 15 devono ancora dare una risposta. Ulteriori 20 hanno visionato un alloggio alternativo ma non gli è stato ancora assegnato ufficialmente, e 8 in particolare non hanno accettato la prima offerta chiedendo di vedere un altro appartamento. «Ovviamente sappiamo che il trasloco è un disagio e stiamo lavorando per limitarlo al minimo – dice l’assessore alla Pianificazione territoriale, Giulia Manzan – anche in collaborazione con le associazioni e il comitato. L’Ater in base alla disponibilità e alle necessità delle famiglie interessate ha fatto delle proposte, alcuni hanno subito accettato altri no, ma più passa il tempo meno saranno le disponibilità e non sarà comunque possibile rimandare l’avvio dei lavori anche perché c’è un termine perentorio entro cui dobbiamo completare l’opera che è marzo del 2026». L’investimento complessivo sarà di poco superiore ai 24 milioni di euro.