IVREA. Si è svolta con fluidità, nella caldissima serata di venerdì scorso, la sfilata delle carrozze, che ha registrato la presenza in città di 48 tiri e, tutt’attorno ad essi, di tanta gente ad affollare le vie nelle quali si snodava il percorso, al di fuori del cuore del centro storico, per assistere ammirata al passaggio dei legni d’epoca e dei superbi cavalli ad essi attaccati. Malgrado la temperatura elevata, il suggestivo appuntamento equestre, uno dei più attesi, ogni anno, della festa patronale di San Savino, ha riservato anche un brivido. Di paura, però. È accaduto poco dopo l’avvio del corteo delle carrozze provenienti dalla piazza del mercato, poco dopo la svolta in corso Re Umberto I, quando lo zoccolo di un bellissimo frisone ha perso l’attrito sul pavè e l’animale, attaccato a una riproduzione di un break francese, è caduto a terra, lasciando ammutoliti e impietriti dallo spavento i presenti. Rialzatosi prontamente, il cavallo, nemmeno frastornato dall’accaduto, dopo una breve sosta, ha ripreso il suo sfilare, tra gli applausi e i sospiri di sollievo dei presenti. Lo svolgimento del corteo, non ha comunque subito rallentamenti di sorta e tutto si è svolto fluidamente come da programma.
A Martina Paonessa, la più giovane conducente, è stato dato il Premio in memoria di Silvia Raiteri. Per oltre un’ora, Aldo Bessero e Denise Piretto, rispettivamente a Porta Vercelli e in piazza Perrone, non si sono risparmiati nell’illustrare ininterrottamente e con dovizia di particolari carrozze, cavalli e finimenti, regalando a tutti e non solo agli addetti ai lavori una carrellata di informazioni appassionanti. Si sono visti phaetons, mylord, landaux, vittorie, break e vis-à-vis tirate da splendidi esemplari, di frisoni, kwpn, ungheresi, lipizzan e murgesi, per citarne alcuni, ripartiti in attacchi singoli, pariglie, tiri a quattro o ancora maggiori.
Le carrozze, molte delle quali splendenti di legni centenari e di accessori rigorosamente autentici, quali i fanali d’epoca o altri dettagli che ogni volta contribuiscono a fare la differenza, hanno saputo, come sempre, suscitare interesse e sinceri moti d’entusiasmo nella gente.
Non sono mancate, ovviamente anche belle riproduzioni moderne di modelli antichi e tutte hanno contribuito all’atmosfera equestre della serata.
Sulle carrozze hanno preso posto anche passeggeri illustri: il vescovo, Edoardo Aldo Cerrato, con il sindaco, Stefano Sertoli, il vicesindaco, Elisabetta Piccoli e il presidente del consiglio comunale, Diego Borla, sullo stesso legno, i priori 2022, su altre carrozze e l’assessore alla Cultura, Costanza Casali, indosso un magnifico cappellino appartenuto alla nonna, su un'altra ancora. Applausi entusiastici hanno salutato anche il Private Omnibus, un gioiello della Collezione Nicolotti Furno che si è distinto per la cura dei dettagli e l’eleganza di tutto l’equipaggio, a partire dalle due passeggere sedute all’esterno, Adriana Furno e la figlia Valeria Nicolotti, con tanto di cagnolino, fino Massimo Nicolotti (giudice internazionale Aiat-Association internationale d'Attelage de Tradition, del Gruppo italiano attacchi), a cassetta con Francesco Manzone, il fidanzato di Valeria, passando per gli amici ospiti, seduti all’interno.
Tema importantissimo, l’eleganza, intesa anche come sinonimo di qualità dell’evento, sul quale per tanti anni ha insistito Bessero e che ancora, però non è stato completamente recepito da tutti. A tal proposito Nicolotti commenta: «Non si tratta di eleganza fine a se stessa, ma di rispetto per il pubblico e per quello che si sta facendo. Nella sfilata avrei salvato non più di una decina di equipaggi e non parlo delle carrozze. Non capisco come chi attacca non abbia un minimo di ambizione. Se si ha un tipo di carrozza, anche una replica, occorre documentarsi su come debba essere presentato correttamente l’attacco. Se non si vuole indossare l’abito di prammatica perché fa caldo e non si resiste, meglio restare a casa e non contribuire ad abbassare il tono complessivo. Se la manifestazione vuole attrarre visitatori da tutta Italia e dall’estero, deve fare in modo di fornire una risposta adeguata alle loro aspettative».