Le azioni Alibaba, la multinazionale cinese leader nell’ecommerce, hanno registrato il peggior calo in un mese dopo il rapporto dell’indagine sui dati in Cina. A riportarlo è Reuters.
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Il Wall Street Journal aveva riferito che i dirigenti del colosso tecnologico cinese erano stati convocati dalle autorità di Shanghai in relazione a un furto di dati. All’inizio di questo mese un hacker anonimo aveva, infatti, affermato di aver ottenuto informazioni personali di oltre 1 miliardo di residenti cinesi da un database della polizia di Shanghai. Una dashboard per la gestione del database era stata, infatti, lasciata aperta su Internet per oltre un anno senza password, il che ha reso facile l’accesso e il recupero dei suoi contenuti. I ricercatori, ascoltati dal Wall Street Journal, hanno concluso che i dati erano ospitati su un cloud gestito proprio da Alibaba. La compagnia avrebbe, dunque, avviato un’indagine interna per comprendere meglio le dinamiche dell’incidente. Ed ecco che i prezzi delle azioni sono crollati del 6% presso la borsa di Hong Kong, segnando il più grande calo percentuale giornaliero dal 13 giugno. Il titolo è sulla buona strada per concludere la settimana in calo del 15,3%, il più grande calo percentuale settimanale dal suo debutto sul mercato di Hong Kong nel novembre 2019. Brock Silvers, chief investment officer di Kaiyuan Capital a Hong Kong, ha affermato che se Alibaba fosse davvero collegata alla presunta violazione, sarebbe «alla mercé delle autorità di regolamentazione di Pechino». «Le nuove attività – ha aggiunto – potrebbero essere compromesse fino a quando la questione non sarà risolta. Anche quando sarà autorizzata, c’è il rischio di sanzioni sostanziali». Le autorità cinesi devono ancora confermare la violazione avvenuta.
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