L’annata di Simone Bolelli e Fabio Fognini continua ad essere ricca di soddisfazioni, e di conseguenza foriera di grandi aspettative per il finire dell’annata. Infatti già nei primissimi giorni dell’anno, a Sidney, il duo azzurro ha raggiunto la finale, persa da Peers e Polasek, per poi ritrovarla e vincerla all’ATP 500 di Rio de Janeiro contro Murray e Soares, primo trofeo vinto insieme in 7 anni. Nel mezzo anche vari quarti e semifinali(tra cui quella, meravigliosa, a Roma e i quarti in Australia), che hanno regalato tanti punti al duo, preziosi anche in ottica Race verso le ATP Finals, dove con la vittoria di ieri contro Carreno e Joao Sousa ha permesso loro di rientrare tra le prime 8 coppie. Sconfitto in Svizzera due volte in singolare Fognini, prima nelle qualificazioni e poi da Baez dopo esser stato ripescato, al fianco di Simone Bolelli sta andando decisamente meglio.
Una vittoria netta, per 6-4 6-1 a favore delle tds n.2 del torneo di Bastad, dove già nel 2018 i due raggiunsero la finale (persa) contro Peralta e Zeballos, su una superficie certo congeniale al gioco di Fabio e agli affondi di Simone. Gli avversari in semifinale sono un’altra bella coppia di doppisti, composta da Nikola Cacic e Alexander Nedovyesov, che partivano leggermente indietro ma hanno iniziato comunque molto bene la partita, interrotta per pioggia. 7-5 a favore del bosniaco e del kazako un equilibrato primo set, in attesa che il tempo diventi più clemente. In finale gli avversari saranno o Cerundolo/Etcheverry o Matos/Vega Hernandez, che si sfideranno nella seconda semifinale. Questi punti possono risultare molto pesanti nella corsa verso Torino a fine anno per i nostri alfieri, dati i loro buoni numeri sulla terra ultimamente, in attesa della trasferta americana sul cemento, dove ci saranno maggiori coppie di spessore e saliranno le difficoltà. Ma se la vena di Simone e Fabio pulsa nel modo giusto, nulla è impossibile.
