Innovazione, ambiente e sostenibilità. Queste le tematiche sulle quali si fonda la terza edizione del festival green del Friuli Venezia Giulia “NanoValbruna” in programma dal 18 al 23 luglio. In Valbruna saranno ospiti scienziati, giornalisti, artisti, divulgatori, imprenditori e docenti ma soprattutto molti giovani, veri protagonisti di questa nuova edizione.
Una settimana di attività dedicate alla scienza sostenibile tra panel scientifici e artistico-divulgativi affiancati da appuntamenti con esperti di politiche giovanili di processi produttivi sostenibili.
Novità assoluta di quest’anno il contest nazionale “NanoValbruna challenge for circolar economy”, lanciato dal festival negli scorsi mesi e rivolto ai giovani ricercatori, studenti e aspiranti imprenditori da tutta Italia che hanno presentato le loro idee per il lancio di startup innovative.
Di tutti i progetti ne sono stati selezionati 12 che verranno presentati nella giornata del 22 luglio. Al vincitore un premio in denaro di cinquemila euro per avviare la startup.
Anche quest’anno si svolgerà “NanoPiciule”, segmento del festival dedicato ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, che proporrà attività didattiche scientifiche sui temi della sostenibilità, ambiente ed energia green.
Il festival guarda anche al turismo sostenibile con “NanoValbruna Green Experience”. Una serie di escursioni storico-naturalistiche tenute da guide esperte con l’obiettivo di far conoscere e scoprire le bellezze naturalistiche che ospitano la manifestazione.
Venerdì 22 luglio al festival sono attesi ospiti internazionali d’eccezione, tra cui rappresentanti nella Nazioni Unite, della Banca Mondiale e il presidente della Società Internazionale delle Piccole Imprese, che porteranno i loro contributi nel panel “Capitalizzare il futuro: una bussola globale imprenditori”.
Nella serata conclusiva, il 23 luglio, sarà ospite a Valbruna Patrizio Roversi, autore e conduttore televisivo noto per l’impegno a favore delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale e salvaguardia del verde. Quest’anno la direzione artistica è stata affidata il ricercatore Enrico Di Minin, docente all’Università di Helsinki, uno tra i primi scienziati a indagare sulla crisi globale della biodiversità sfruttando i dati estratti dalle piattaforme digitali e dai social Network.
«Una settimana ricca di importanti eventi ospitati in un territorio unico per la sua bellezza e la capacità di emozionare con un panorama straordinario e un’ambientazione unica – ha spiegato Annalisa Chirico, curatrice del festival, presentando a Udine la manifestazione – Abbiamo puntato molto sui giovani dando loro voce, in quanto sono i primi a credere fortemente nei temi legati alla sostenibilità ambientale; non a caso il festival è promosso dall’associazione ReGeneration Hub.
Ci tengo a ringraziare la Regione Fvg, la Fondazione Friuli e la Fondazione Pietro Pittini per il grande sostegno che ci hanno dato».