Via alle visite mediche, poi la presentazione di Corrent Summit decisivo tra i procuratori della punta e il ds Battisti
MANTOVA. Una giornata importante, quella di lunedì 11 luglio, per il Mantova che verrà. Su tre fronti. Quello tecnico, con mister Nicola Corrent che nel pomeriggio verrà presentato ufficialmente. Quello sportivo, con i primi passi della squadra che inizierà il ciclo di visite mediche. E quello del mercato. L’ultimo, ovviamente, è il più spinoso. Il Mantova ha ancora tante troppe caselle da riempire a meno di una settimana dalla partenza per il ritiro. La più importante è quella legata al destino di Gaetano Monachello. Una telenovela infinita, che di fatto dura da quel 24 aprile quando il bomber dopo l’ultima di campionato dichiarò di essere pronto a rimanere in biancorosso. Era Mantova-Pro Vercelli, sembra un secolo fa. Da quel giorno di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, oggi però il fiume dovrebbe essere finalmente arrivato alla foce. È infatti attesa per oggi l’ufficializzazione del futuro prossimo della punta. Bocche cucite su entrambi i fronti, ma la sensazione è che potrebbe arrivare la tanto agognata fumata bianca. Anche perché le pretendenti al 28enne attaccante sembrano timide. Dal Sangiuliano City al Novara passando per Trento e Avellino.
Sono però solo sensazioni, perché quello che conta davvero in questi casi è il nero su bianco, soprattutto quando si parla di un attaccante di questo livello. Monachello sarebbe un tassello importante dal quale ripartire per poi affondare i prossimi (necessari) colpi sul mercato. I nomi restano i soliti: da ufficializzare ci sono i centrocampisti Pierobon, Conti Jr e De Francesco. La punta Yeboah e il difensore Iotti. Per il resto invece è tutto ancora un work in progress, con la situazione dei giovani da schierare obbligatoriamente che resta intricata. Il Mantova infatti non ha ancora definito con esattezza i ruoli dove utilizzare le quote utili per accedere ai contributi federali. Questo perché il mancato arrivo dal Verona di Terracciano (al momento aggregato alla prima squadra gialloblù) ha scombussolato i piani di Battisti. In tal senso la vittima sacrificale potrebbe essere Marone. Il portiere non è più considerato un giovane (è un classe 1999) e quindi non è ancora stato riconfermato proprio perché al suo posto potrebbe servire un estremo difensore quota. L’Acm si sta cautelando provando varie piste. Dall’asolano Davide Barosi (era al Grosseto) al classe 2002 scuola Empoli Leandro Pratelli (lo scorso anno si è fatto le ossa a Piacenza).