VENEZIA. In arrivo un’eredità da 520 mila euro per il canile di San Giuliano.
Si è, infatti, conclusa con un accordo tra il Comune e gli eredi, la vicenda nata dalla generosità e dall’amore per gli animali dell’albergatrice jesolana Franca Franzi. Morta nel 2016 a 82 anni, la donna aveva disposto nel suo testamento che – tra le sue tante proprietà lasciate agli eredi – l’albergo fronte mare Hotel Cavalleri fosse venduto e un terzo del guadagno (al netto di tasse e spese varie) fosse devoluto proprio al canile di San Giuliano.
L’albergo era stato venduto (per circa 4 milioni), ma non un euro era arrivato nelle casse del Comune per il soccorso ai cani senza dimora: così Ca’ Farsetti si è mossa con l’Avvocatura civica.
L’esecutore testamentario – siamo già nel 2018 – aveva spiegato di aver diviso i beni (incasso della vendita dell’albergo compreso) agli eredi legittimi dell’albergatrice, non coinvolgendo il rifugio per animali, in quanto nel testamento non era stato indicato «un soggetto specifico destinatario dell’attribuzione».
Proprio in quegli anni, il Comune stava progettando una impegnativa (quanto a finanziamenti: oltre 1,2 milioni di euro) e completa ristrutturazione dell’impianto a San Giuliano, polo di riferimento fondamentale per la cura dei cani abbandonati: l’eredità avrebbe fatto più che comodo.
Nulla di fatto fino al novembre 2020, quando l’amministrazione decise di passare alle vie di legali e di rivolgersi al Tribunale civile. Ne era nato un confronto serrato tra Avvocatura civica e leali degli eredi della signora..
Risultato: nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo che chiude la querelle. Ben lontano dal milione e rotti originari, ma comunque consistente e, soprattutto, certo: 520 mila euro. Intesa raggiunta e soldi in cassa per gli animali, evitando i tempi infiniti (le spese e i rischi) di una causa legale civile.
I cani avranno la loro parte di eredità.
