UDINE. Ora non è solo tornato a correre, e' tornato a volare. Jonathan Milan, il 21enne buiese campione olimpico e del mondo su pista col quartetto quasi un anno fa a Tokyo, nella notte ha dominato a Cali in Colombia la gara di inseguimento individuale nella tappa della Coppa del mondo della pista due giorni dopo aver trascinato il quartetto, privo di Filippo Ganna, impiegato al Tour, all'oro.
Il corridore della Bahrain Victorious ha vinto la finale contro il compagno di squadra Davide Plebani (fidanzato della campionessa mondiale su strada Elisa Balsamo) correndo i 4 km in 4'05”373 suo nuovo primato personale.
Il buiese ha raggiunto il compagno (che ha vinto la coppa dell’inseguimento al termine delle tre prove di Cali, Milton e Glasgow) ai 3.500 metri. Per lui parziali di 1’07”, ai mille metri, poi 2’07”, e ai 3 km di 3’06” e il finale appunto in 4’05”373.
Il ragazzone friulano si era qualificato “agevolmente” col primo tempo correndo in 4’07”954, sette secondi in meno dell’altro azzurro, ben 11 in meno del cinese Cheng, una galassia indietro.
Insomma Milan ha corso con un tempo anche inferiore a quelli registrati in Svizzera nel 2021, quando si laureò campione europeo della specialità e a Roubaix pochi giorni dopo quando nella finale del mondiale fu battuto solo dall'americano Ashley Lambie.
“Sono super felice. Non vedevo l'ora di questo TissotNationsCup perché è davvero speciale. Il prossimo evento sono i Campionati Europei, quindi essere qui ed essere competitivi con altre nazioni è estremamente importante!” ha detto ebbro di gioia a fine gara.
Poi arriveranno i Mondiali in ottobre.
Il successo di Jonathan, che correva ovviamente con addosso la maglia di campione continentale, vale platino.
Dopo una Milano Sanremo corsa alla grande in marzo al servizio del capitano Matej Mohoric, poi trionfatore, il giovane fuoriclasse bujese e' incappato dal Giro delle Fiandre in una serie di guai fisici che parevano senza fine e che hanno portato i tecnici che lo seguono a fargli interrompere gli allenamenti.
Di pari passo il morale del ragazzo di 1.94 cm per 84 kg per due mesi e' finito sotto i tacchi o quasi.
Esami, esami ed ancora esami, il dolore all'addome che non spariva, i compagni di squadra che correvano in giro per il mondo mentre lui mordeva il freno, i ricordi delle glorie recenti che si affollavano nella sua testa.
Pian piano il talento, sostenuto sempre dal team e dalla sua bella famiglia, ha reagito. Ottenuto il via dai medici, Milan ha ripreso ad allenarsi sempre più' duramente. Il 27 maggio, giorno del passaggio del Giro d'Italia a Buja, ha persino trasformato casa sua in una mini-pizzeria per sfornare pizze per le ammiraglie della Bahrain di passaggio.
Pochi giorni dopo nella kermesse di San Daniele il ritorno in gara fino agli allenamenti in pista a Montichiari spronato dal ct della Nazionale Marco Villa, che stravede per lui.
"Si sta riprendendo, Jonny ha un talento incredibile, tornerà a vincere e anche su strada vedrete diventerà un bel " ci aveva detto il "deus ex machina" del quartetto d'oro a fine giugno ai campionati italiani a cronometro a San Daniele.
Detto fatto. "La bestia è tornata”, ha confessato a fine gara il cittì Villa subito ragguagliando in Friuli Roberto Bressan, il patron del Team Friuli in cui Jonny è sbocciato tra gli under 23.
“I tempi dell’inseguimento danno la misura della prestazione – poi l’analisi dalla Colombia del cittì – segno che il ragazzo ha lavorato con impegno. Negli ultimi 15 giorni, in particolare, mi ero accorto di una grande crescita di condizione. Ringrazio il team di Milan e il suo preparatore che gli hanno consentito di allenarsi in pista due volte a settimana ed i risultati stanno arrivando”.
Partecipando alle prove di Cali, dopo una bella rincorsa fatta di fatica, Milan si è messo in tasca la possibilità di difendere ai Mondiali di ottobre a Parigi gli allori conquistati un anno fa, l’oro europeo individuale, l’argento mondiale e la maglia iridata col quartetto dopo l’oro olimpico.
Si correrà sulla pista olimpica 2024, con un bel finale di stagione su strada in maglia la Bahrain, la condizione non potrà che salire ancora e chissà che non ci scappi una bella finale nell'inseguimento con TopGanna, l'amico che ora sgobba al Tour progettando in agosto l'assalto al record dell'ora.
Prima però, il 12 agosto, ci saranno gli Europei di Monaco, passaggio fondamentale per testarsi ancora dopo la rincorsa a una forma ottimale.
Il 4'03'01 di Cali, pur conquistato in altura e non con i principali avversari in pista, tecnicamente vale platino. Il velodromo di Cali e' all'aperto non al chiuso come quelli delle gare mondiali o olimpiche, insomma le condizioni per correre non solo ideali. Eppure. Così come, oltre che nel palmares, soprattutto nella testa del bujese d'oro.
Due mesi fa ai box ora di nuovo nell'Olimpo.