PORDENONE. «Volevo fare qualcosa per il popolo ucraino. Cosa? Quel che so fare: scrivere. Ho chiesto a una collega se avesse voglia di aiutarmi». E così, in un paio di mesi, due insegnanti pordenonesi danno alle stampe “A scuola con noi”, vocabolario dell’accoglienza per i bambini: centinaia di parole tradotte in inglese e ucraino accostate alla relativa immagine. Dal libro nasce un grande omonimo progetto: «Alle scuole italiane abbiamo chiesto di inviarci delle fiabe». Tradotte anche queste con lo stesso metodo.
Solidarietà concreta, quella delle insegnanti della primaria Collodi, istituto comprensivo Pordenone centro, Chiara Vergani, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore, e Sarah Dandrea, traduttrice, doppia laurea in lingue e in scienze della formazione.
Pensato a fine aprile, «lavorando tutti i giorni sino a notte» è uscito l’ebook “A scuola con noi”, Migrazioni editore (3 euro devoluti a progetti sociali) e distribuzione gratuita alle scuole.
«È un ampio progetto dedicato al popolo ucraino in fuga dalla guerra – dice Vergani –. Un contributo per l’inserimento nel nostro sistema scolastico di bambini e ragazzi. A breve uscirà l’ebook di fiabe e di musica con traduzione in inglese e ucraino per i più piccoli».
Il volume conta 216 pagine: un vero vocabolario illustrato in grado di soddisfare le esigenze di insegnanti ed educatori impegnati nell’accoglienza degli studenti ucraini. «I bambini che si trovano catapultati d’improvviso in un’altra realtà - in un altro sistema scolastico, tra coetanei, adulti e luoghi nuovi - oltre al trauma psicologico, devono fare i conti con situazioni quotidiane estremamente pratiche. La prima barriera è la lingua». L’ebook è un’idea per dare loro un sostegno e favorirne l’inserimento attraverso un vademecum da tenere a portata di mano. Una sorta di “pronto intervento linguistico” «per agevolare il bisogno primario di comunicare da parte degli studenti ucraini con i compagni e gli insegnanti».
La traduzione in ucraino è stata curata da Liubov Tocarenko, ucraina, mamma di un alunno della Collodi: da quando è scoppiata la guerra ospita una connazionale con un figlio di quattro anni «e quindi con esperienza diretta del disturbo post-traumatico».
Dal vocabolario, dunque, è nato un progetto molto più ampio «per favorire un clima di accoglienza per l’inserimento e l’integrazione degli studenti nel nuovo ambiente scolastico», patrocinato dal Comune di Pordenone, Società Panorama, Associazione Santa Lucia e decine di sodalizi ed enti di tutto il Paese.
Vergani e Dandrea hanno chiesto agli insegnanti italiani di inviare fiabe: «Ne sono arrivate già una cinquantina», comprese quella della scrittrice pordenonese Daniela Dose e di Mario Del Passo, presidente della Consulta dei disabili. Sta quindi per uscire un secondo ebook: “Le quattro stagioni”, «piccole fiabe per bambini della scuola dell’infanzia anche queste illustrate e in italiano, inglese e ucraino».
Il testo seguente sarà sulla pace. Poi un lavoro per gli educatori: «È in lavorazione un testo sul disturbo post traumatico a causa della guerra».
Gli ebook sono già molto richiesti: «Da tutta Italia. La Fondazione Civitavecchia li distribuisce tra i bambini ucraini che accoglie, così come nei punti verdi di Brescia», per fare un paio di esempi. «La solidarietà è di casa anche dalle nostre parti».