MANTOVA. Una famiglia in procinto di traslocare da un’abitazione di proprietà dell’Aler a un altro appartamento, messo a disposizione dalla stessa Azienda lombarda per l’edilizia residenziale, ha pensato bene di svuotare in strada tutto ciò che non le serviva più: vestiti, arredi, accessori e perfino un televisore da 46 pollici. Ma ecco quello che non aveva previsto: una telecamera di sorveglianza pubblica la stava riprendendo. I fatti, accaduti in via Tamassia – una traversa a fondo cieco di viale Pompilio che si interrompe contro la linea ferroviaria – risalgono a giovedì scorso, 7 luglio.
Protagonista un’inquilina dell’Aler che, anziché trasportare il materiale da buttare alla discarica di via Visi o avvertire Mantova Ambiente, ha fatto la spola con l’aiuto di un carrello da supermercato tra l’appartamento che stava lasciando e la strada per depositare vicino a una recinzione capi di abbigliamento, mobili, un televisore da 46 pollici, ingombranti, cassette e altro ancora. Gli agenti dell’unità amministrativa della polizia locale, allertati da altri residenti, si sono attivati. Hanno esaminato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza comunali che monitorano la zona.
I fotogrammi hanno fornito un primo identikit della donna e da qui gli agenti sono riusciti a dare un nome alla responsabile. Le telecamere hanno evidenziato come la donna, per un paio d’ore, con un incessante andirivieni dalla casa alla strada, ha trasformato la pubblica via in discarica a cielo aperto, dove termina l’asfalto e inizia il divisorio in cemento che la separa dalla ferrovia.
Quando gli agenti di viale Fiume hanno bussato alla sua porta, la donna, a fronte dell’evidenza, non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità. Ora dovrà rimuovere i rifiuti a proprie spese, ripulendo l’area e ripristinando la situazione precedente all’abbandono di rifiuti. Tutto quello che è stato lasciato in strada dovrà essere conferito in discarica per lo smaltimento. E non è finita: dovrà pagare una sanzione di cinquecento euro.