Nonostante la sconfitta, Ons Jabeur è arrivata col sorriso al consueto incontro con i media. Spontanea, estremamente corretta – anche dopo la delusione di aver perso una partita in cui era in vantaggio di un set – la campionessa tunisina ha dato tutto il merito all’avversaria, Elena Rybakina che, dal secondo set in poi, ha disputato un match perfetto. E ci tiene ad insistere sulle tante sensazioni positive con cui lascerà Londra.
D: È stato un giorno difficile oggi. Quali sono i tuoi pensieri?
È il tennis. C’è solo un vincitore ma è una grande esperienza per me, e non vedo l’ora di disputare altre finali. Sono certa che imparerò molto da quella di oggi. Sono state due settimane molto positive per me.
D: Hai la sensazione di esserti lasciata sfuggire un’occasione o è stata Elena ad aver giocato talmente bene da conquistare la vittoria?
Non ho giocato il mio miglior tennis nel secondo e nel terzo set. Lei ha giocato benissimo e ha cominciato ad essere molto aggressiva. È entrata di più in campo e mi ha messo più pressione, io non ho trovato soluzioni. Merita di aver vinto oggi. Ci ho provato ma ho fatto parecchi errori, dicevo a me stessa che non era finita, che mi voglio bene (ride) e cercavo di motivarmi mentalmente. Mi aspettavo forse di rispondere meglio.
D: Ora hai il piatto di Wimbledon della finalista. Cosa significa per te? Come ti senti con questo trofeo?
Sono molto felice del mio risultato, e ho sensazioni positive. Non rimpiango nulla, ho dato tutto ciò che potevo oggi. Credo sempre in me stessa e so che posso vincere uno slam. È il tennis, e questo fa parte di esso. Resto molto positiva.
D: Cosa diresti ai tuoi fan che sono tanti in tutto il mondo?
Direi ai miei fans che è solo l’nizio di tante cose, cercherò di rimanere postiva per il futuro e per altri titoli, specialmente per i prossimi tornei in America perché so che ne ho tantissimi laggiù.
D: Com’è giocare con un’avversaria che non esterna molto le sue emozioni?
Di solito non mi concentro molto sulla mia avversaria. Ma è bello giocare con Elena, anche quando perdi con lei, lei non esulta molto, è molto timida ma devo insegnarle a festeggiare come si debe (ride) Elena ha fatto molti vincenti, è una delle migliori tra le giovani, merita davvero un grande slam, ha fatto un lavoro fantastico.
D: Puoi dirci cosa è successo ai tuoi genitori?
Non è successo niente di male con il visto. Ho detto che non hanno avuto il visto ma non ho mai detto che lo abbiano chiesto e che glielo abbiano rifiutato. È del tutto falso. Non c’è stato niente che sia andato storto. In realtà non hanno neanche fatto la domanda. Essendo tunisini hanno bisogno del visto per venire nel Regno Unito, e non c’è stato abbastanza tempo per organizzarsi in quel senso. Va tutto bene tra la Tunisia e il Regno Unito, le relazioni sono buone (ride).
D: Il fatto di non aver avuto i tuoi genitori qui, e in particolare tua madre, che ti ha iniziato al tennis, ti ha forse destabilizzato un po’, visto che sei sensibile e un po’ emotiva?
Onestamente no. A me piace avere lo stesso team dall’inizio alla fine dle torneo. So che mia madre mi incoraggia sempre, che è sempre con me, anche se non qui fisicamente, e anche mio padre. Speriamo che ci siano la prossima volta, certo, mi sarebbe piaciuto vedere mia madre nelle tribune, ma sarebbe stato molto stressante per lei, si emoziona sempre quando è presente in campo a guardarmi giocare.
D: Tutto ciò che hai vissuto in queste due settimane, ti ha forse messo un po’ di pressione?
Ho fatto tutto ciò che potevo, mentalmente e fisicamente ero pronta per vincere questo torneo. Poi, in finale succede che le cose non vadano sempre come desideri. E inoltre lei ha giocato benissimo. No, non mi sono messa pressione. Per questo cerco di essere ancora più positiva per il futuro. Riguardo alle cose che ho assaporato di più, ho apprezzato tanto il pubblico che in queste due settimane mi ha sostenuto e incoraggiato. È stato davvero incredibile, ho sentito una bellissima energia.