Più di cinque ore di colloquio tra Antony Blinken e Wang Yi. Il segretario di Stato Usa ha incontrato a Bali il ministro degli Esteri cinese, in quello che è il primo faccia a faccia da ottobre, e ha espresso preoccupazione per la posizione di Pechino rispetto alla Russia mentre prosegue il conflitto in Ucraina. “Questo è davvero il momento in cui tutti dobbiamo levarci” per condannare “l’aggressione”, l’invasione russa dell’Ucraina, ha detto Blinken incontrando i giornalisti dopo i colloqui, giudicati “costruttivi”. “Quello che si sente da Pechino è che sostiene di essere neutrale”, ha affermato, parlando di dichiarazioni poco plausibili. “E’ abbastanza difficile essere neutrali quando si tratta di questa aggressione – ha incalzato – C’è un aggressore chiaro. E c’è una vittima chiara”.
Usa-Cina, l’intesa per provare a migliorare i rapporti
Al di là della versione statunitense, le note ufficiali del ministro degli Esteri cinese Wang Yi sostengono che sia stato raggiunto un “consenso” per migliorare le relazioni tra Cina e Usa. Secondo Pechino, “le due parti” hanno “raggiunto un consenso” per fare in modo che “il gruppo di lavoro congiunto sino-americano” ottenga “maggiori risultati”.
Blinken ha detto di sperare in colloqui “costruttivi” con la Cina, parlando in avvio del bilaterale con il suo omologo Wang Yi, a margine del G20 ministeriale degli Esteri di Bali. “In una relazione complessa come quella tra Stati Uniti e Cina, c’è molto di cui parlare”, ha osservato Blinken. La replica di Wang Yi: “Il presidente Xi Jinping crede nella cooperazione e nel ‘rispetto reciproco’ tra le due maggiori potenze economiche del mondo. La Cina e gli Stati Uniti sono due Paesi principali ed è necessario che mantengano scambi normali”.
La questione russa e quella di Taiwan
La direzione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina rischia di “smarrire ulteriormente il cammino” a causa di quelli che per Pechino sono problemi di percezione negli Usa rispetto al gigante asiatico, aggiunge però diplomazia di Pechino sul lungo colloquio a Bali tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Uno scambio che la Cina definisce “schietto” e “approfondito”, dedicato anche alla “questione ucraina”.
La Cina chiede agli Usa la revoca dei dazi aggiuntivi e la fine delle “sanzioni unilaterali contro aziende cinesi”. Su Taiwan, l’isola che Pechino considera una “provincia ribelle” da “riunificare”, il gigante asiatico invita gli Usa alla “cautela” e a “non inviare segnali sbagliati alle forze per l’ ‘indipendenza’ di Taiwan”.
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