Charles Leclerc ha chiuso la Sprint di Spielberg in seconda posizione. La piazza d’onore è stata frutto di una mini-gara in cui il monegasco non ha mai potuto impensierire il vincitore Max Verstappen. Anzi, nella prima metà della competizione, il monegasco ha dovuto difendersi dagli attacchi del compagno di squadra Carlos Sainz. Ecco quanto ha dichiarato a caldo ai microfoni della Fia l’uomo a cui è affidata la Ferrari numero 16.
“La prima parte è stata complicata, abbiamo dovuto gestire. Max andava molto veloce e ha spinto tantissimo dall’inizio. Io controllavo le gomme per poterlo attaccare alla fine. C’è stata una breve battaglia con Carlos, dopodiché ho cominciato a spingere e ho guadagnato qualcosa, ma il nostro passo era molto simile. “È andata così. Domani ci sarà la gara, speriamo di poter partire bene come oggi e mettere più pressione con Max. Cosa ho da dire sulla battaglia con Sainz? Spero che domani si possa collaborare per infastidire Max”.
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Un Leclerc per la verità apparso piuttosto contrito nell’intervista a caldo. D’altronde le sue parole sono chiare, aveva intenzione di gestire gli pneumatici nella prima fase, ma ha dovuto badare a difendersi da Sainz, che invece lo ha attaccato di continuo. Un altro esempio di lacuna strategica da parte della Ferrari, che non studia alcunchè a tavolino con i suoi piloti?
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