MONFALCONE È stato firmato un importante accordo operativo tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Ministero della Transizione Ecologica e l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la Regione Friuli Venezia Giulia che hanno varato l'Accordo di Programma per l'approfondimento dei fondali del porto di Monfalcone mediante il dragaggio del canale di accesso e del bacino di evoluzione dello scalo».
Lo annuncia Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica e capo dipartimento Transizione ecologica, in una nota. «Si tratta - aggiunge - di un importantissimo documento operativo che ripartendo i compiti tra le istituzioni permette di risolvere l'annoso e drammatico problema dei dragaggi a Monfalcone tutelando l'ambiente e garantendo agibilità e mobilità per la qualità della vita e lo sviluppo economico». L'Accordo, ricostruisce il sottosegretario, «a cui si è giunti dopo un difficile percorso tecnico amministrativo, disciplina l'attuazione coordinata delle azioni finalizzate allo sviluppo dello scalo nelle differenti competenze attraverso il ricorso agli strumenti giuridici più idonei e nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità. Il rilancio competitivo del porto di Monfalcone, situato in una posizione geografica altamente strategica al centro di numerosi traffici commerciali ci impone di facilitare le manovre delle navi e di consentirne il transito a pieno carico e quindi richiede necessariamente l'approfondimento dei suoi fondali. Con questo strumento si assicura il dragaggio del canale di accesso e del bacino di evoluzione dello scalo nel rispetto del sistema ecologico e con l'attuazione di innovative buone pratiche». —
