In tutto sono stati sequestrati «91 pezzi tra ombrelloni, lettini, sedie a sdraio e giochi per bambini», riferisce il comandante della polizia locale Alessandro Bortolussi
LIGNANO. Ombrelloni, lettini e anche dei giochi per i bambini abbandonati in spiaggia e prelevati dalle forze dell’ordine. È il consuntivo della prima operazione di controllo delle spiagge libere a Sabbiadoro a cura della polizia locale e della capitaneria di porto.
«Sono quattro le aree riservate alle spiagge libere a Sabbiadoro – spiega l’assessore alla polizia locale Massimo Brini illustrando l’operazione di mercoledì scorso –. Sono dislocate lungo l’arenile in corrispondenza dell’ufficio 11, una vicino all’ufficio 18, una vicino all’ufficio 4 e una ulteriore tra l’ufficio 1 e l’1bis. Le aree di spiaggia libera sono tutte provviste di una segnaletica che informa i turisti che tutto il materiale che viene portato all’interno deve essere rimosso quando si lascia l’arenile. Quella effettuata è una operazione di routine che ogni anno viene compiuta in diverse occasioni a Lignano durante l’estate, per tenere sotto controllo la situazione e per evitare che le persone occupino l’area con i propri oggetti, impedendo a coloro che arrivano di mattina presto di posizionarsi a prendere il sole dove preferiscono».
In tutto sono stati sequestrati «91 pezzi tra ombrelloni, lettini, sedie a sdraio e giochi per bambini», riferisce il comandante della polizia locale Alessandro Bortolussi. «Da inizio giugno il nostro organico è stato rinforzato con alcuni operatori stagionali che si stanno dedicando ad altri tipi di controlli – aggiunge Bortolussi – e mercoledì invece siamo usciti per la prima volta quest’anno per verificare la situazione dell’occupazione abusiva delle spiagge che ogni anno si ripropone. Avevamo ricevuto segnalazioni da parte di famiglie che si sono trovate in svariate occasioni ad accedere alla spiaggia di mattina presto trovando già lo spazio occupato dai materiali lasciati incustoditi da altri bagnanti. Una situazione fastidiosa che si rinnova con maggiore frequenza soprattutto nei fine settimana, quando l’afflusso in spiaggia è più importante».
Un comportamento poco rispettoso del diritto altrui anche perché, come spiega Bortolussi: «la spiaggia libera è di tutti e questa è la prima regola. Non si possono vantare diritti sulla quella parte dell’arenile. Ci sono delle spiagge a pagamento, con dei servizi che garantiscono l’uso esclusivo. Ma se il bene è di tutti vanno adottati dei comportamenti corretti che sono peraltro esposti in evidenza con le ordinanze nelle spiagge».
Il materiale prelevato è stato depositato presso la sede della polizia locale come precisa il comandante Bortolussi: «L’attrezzatura sequestrata è ora disponibile al comando. Aspettiamo che le persone vengano a farne richiesta. I legittimi proprietari possono quindi venire a richiedere i loro materiali ma per tornarne in possesso dovranno pagare la sanzione che potrebbe partire da 100 euro per abbandono di oggetti».
Le attrezzature da spiaggia che viceversa non verranno ritirate verranno gestiti come gli oggetti smarriti o abbandonati.