L’insolita imbarcazione (dal nome “Vasco da Gama” costruita da uno studente appassionato di regate). Il varo nella darsena di San Giorgio di Nogaro poi il viaggio fino a Grado
CERVIGNANO. Uno studente del liceo Einstein di Cervignano ha costruito, con genio e ironia, una insolita imbarcazione “battezzata” Vasca da Gama, visto che per la struttura sono state usate due vasche da bagno. Martedì scorso il varo nella darsena dell’associazione dilettantistica sportiva Lagunare (Adsl) sul fiume Corno a San Giorgio di Nogaro, e poi il viaggio di prova verso Grado e ritorno. E ora, finita l’avventura, tutto potrebbe ritornare al suo posto, ovvero in una stanza da bagno, ma l’ideatore dell’insolito catamarano, lascia intendere che l’imbarcazione potrebbe anche avere un futuro.
Lui è Luca Palazzi, 18 anni, studente liceale con una grande passione per le barche da diporto soprattutto se a vela, passione trasmessagli fin da piccolo da papà Luigi che lui - un po’ per gioco un po’ per genio creativo - ha voluto concretizzare costruendo questo insolito prototipo capace comunque di solcare le acque. «Per realizzare il mio catamarano – spiega il diciottenne – ho preso lo spunto da un modo di dire di chi va a vela con le barche Optimist, ovvero che con queste imbarcazioni è come veleggiare con una vasca da bagno (l’Optimist è un monoscafo dotato di una singola vela, solitamente utilizzato per l’introduzione alla pratica della vela con i bambini). Nella nostra famiglia è tradizione costruirsi le barche da soli e allora mi sono procurato una vasca da bagno che ho recuperato a casa mia, ma in acqua non aveva stabilità, quindi su suggerimento di mio padre, ho cercato una seconda vasca, che assemblandola all’altra, mi ha permesso di realizzare una sorta di catamarano, che ha stabilità ed è in grado di navigare con la vela. Dopo averlo messo in acqua, a traino della barca di mio padre, l’ho portato da Cervignano a San Giorgio di Nogaro nella darsena dell’Asdl, dove dopo le messe a punto è stato varato. È stata una grande soddisfazione, un momento bellissimo vederlo navigare».
A quel punto Luca ha deciso di effettuare un tragitto di prova effettuando la traversata in solitaria fino a Grado, tra lo stupore e la curiosità dei diportisti che incrociavano questa strana imbarcazione, dove la Lega Navale lo ha accolto e ospitato nella propria banchina. Poi il rientro a San Giorgio della “Vasca da Gama” e ora si vedrà quale sarà il suo futuro.