Era la parte più complessa della ciclopedonale. Ora l’impresa potrà procedere in direzione via Segusini
FELTRE
Completate le rampe di accesso, ecco ieri mattina la posa della passerella ciclopedonale che unisce le due sponde del torrente Colmeda costituendo una porzione importante del tracciato che permetterà di raggiungere Pedavena pedalando dal centro di Feltre in tutta sicurezza. Un manufatto lungo quasi 31 metri e la’rgo 3,80 metri costituito di travi di legno lamellare e acciaio realizzato dall’impresa Rubner di Bressanone e posato ieri mattina grazie a una gigantesca gru dell’impresa Poloniato di Caerano San Marco. A visionare il tutto il geometra Paolo Greco del Comune e il progettista Alfio De Bacco. Un’occhiata è venuto a darla anche l’ex assessore all’ambiente Valter Bonan, che è stato l’ispiratore del progetto di ciclopedonali in città.
Un lungo lavoro preparatorio per allestire il cantiere e la gru mentre la posa vera e propria della passerella si è risolta in una decina di minuti. Tutto calcolato al centimetro. La trave principale, quella che fa da corpo alla passerella ha una base di 20 metri per 1,6 metri di altezza.
UN LUNGO VIAGGIO
Dopo una settimana di preparazione nei capannoni della Rubner, la passerella è partita lunedì da Bressanone, ha viaggiato due notti con un “Trasporto eccezionale” facendo l’autostrada fino a Padova e arrivando ieri alle 3 di mattina a Feltre. Per raggiungere il sito lungo il Colmeda è stato necessario tagliare qualche segnale stradale che verrà ripristinato. Tutta l’operazione è poi durata tre ore, anche se il grosso del lavoro è stato dedicato alla preparazione e allo smontaggio del cantiere.
IL PERCORSO
Si tratta dell’ultimi importante tratto della lunghezza di 400 metri che serve a raggiungere l’ex Manifattura e quindi il centro città. Ora che la passerella è è al suo posto si potrà procedere alla pista che scorre lungo il torrente dal ponte di via Segusini (termine dell’attuale percorso proveniente da Pedavena) al ponte di via Rizzarda sul versante destro del torrente, ritenuto più sicuro rispetto alle quote di arginatura. Scendendo verso il centro, una volta percorsa la passerella si prosegue ancora per una manciata di metri fino al semaforo a chiamata che permette l’attraversamento della statale per entrare in pieno centro.
IL CANTIERE
È affidato all’impresa Olivotto di Ospitale di Cadore, che ha dato la precedenza alla realizzazione delle due rampe di accesso alla passerella sotto la quale sono posizionati dei telai in acciaio che reggono il pavimento. Ora l’impresa potrà dedicarsi al percorso verso e proprio con il livellamento del percorso e la successiva asfaltatura. I primi colpi di ruspa erano stati dati alla metà di aprile.
L’ALTRO ASSE
Nel medesimo pacchetto di interventi dedicati alla mobilità sostenibile c’è anche la ciclabile di via Prati e via Bentivoglio, in pratica il tratto che dal ristorante la casona va verso l’entrata sul retro dell’ospedale per sbucare in via Bagnols sur Cèze, nei pressi della rotatoria dei vigili del fuoco. L’opera è stata appaltata e a occuparsi dell’intervento sarà la ditta bresciana Lmg Building. I lavori partiranno a breve. Al posto della barriera stradale prevista originariamente verrà realizzata una doppia cordolatura, larga 50 centimetri e alta 15, nel tratto di via Prati e via Bentivoglio. La larghezza del percorso ciclopedonale risulta per la maggior parte del tracciato superiore ai minimi normativi previsti ad eccezione di un limitato tratto, dello sviluppo di circa 90 metri, in cui è ridotto a 2 metri.
