Una stagione da sogno: prima la classifica generale alla Vuelta a Burgos, poi la vittoria più bella della carriera, un successo in cima al Passo Maniva nella sesta tappa del Giro Donne 2022.
Juliette Labous a 23 anni sta scalando le graduatorie nel World Tour di ciclismo femminile, è in netta crescita e ancora non ha mostrato del tutto le sue qualità.
Le sue parole all’arrivo: “Devo ammettere che fin dalla partenza del Giro mi è piaciuta come tappa e ho deciso di correrla all’attacco, fin dalla prima ora di gara siamo andate fortissime, ma sapevo che tutto si sarebbe deciso nella salita finale e avremmo dovuto cercare di risparmiare un po’ di forze per poi giocarci il tutto per tutto. E’ stata una vera sfida perché non era detto che il gruppo lasciasse andare via una fuga così numerosa, io le altre 13 ragazze abbiamo voluto provare, ci davamo cambi regolari e ci incitavamo a vicenda. Alla fine mi sono trovata da sola con un vantaggio che continuava a scendere sempre di più, implacabile”.
Prosegue: “Ero spaventata, credevo di non riuscire ad arrivare perché il vantaggio continuava a scendere molto velocemente, prima o poi mi avrebbero ripreso. Poi però il mio direttore sportivo mi ha detto che avevo ancora 2 minuti di margine e così immediatamente mi sono distesa poteva farcela. Devo un attimo rielaborare il tutto, sono al mio quinto giro e credevo che dopo un po’ l’emozione si sarebbe allentata e invece non è per nulla così. Mi ricordo quando sono arrivata alla corsa rosa per la prima volta, ero stupita da tutto quello che vedevo, ma quest’anno è stato lo stesso. Ora eccomi qui, ho vinto addirittura una tappa, è pazzesco”.
In conclusione: “Quello che ho fatto oggi mi riempie di orgoglio, ma soprattutto è la conferma che quello che sto facendo da inizio anno sta dando i suoi frutti spero di mantenere questa forma anche al Tour dove punterò a vincere una tappa, soprattutto negli ultimi giorni ci sono molte frazioni adatte alle mie caratteristiche, sarò in casa e spero di avere con me anche tifosi speciali a supportarmi”.
Foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022
